Europa: Italia quart’ultima per l’efficienza del settore trasporti
La Commissione europea dà le pagelle agli Stati membri sulle performance nel settore dei trasporti: Italia quart’ultima (25^), davanti a Grecia, Polonia e Romania. Pesano le infrazioni aperte, il traffico che resta tra i più pesanti d’Europa, la bassa soddisfazione dei consumatori e i tempi per l’import/export via mare, più elevati di tutti.
La seconda edizione del quadro di valutazione dei trasporti dell’UE, nel quale sono messi a confronto i risultati degli Stati membri in 29 categorie di trasporto svela che i cittadini europei passano in media 30,96 ore all’anno nelle strade congestionate: gli italiani 38,73, anche se non sono i primi, il primato è di Malta con 70 ore, seguita da Grecia con 41 e Gran Bretagna con 39. Secondo le analisi di Bruxelles, l’Italia ha una pessima performance anche per quanto riguarda il tempo medio dell’import/export via mare: è il Paese europeo più lento (un cargo impiega più di 18 giorni per entrare o uscire). Il rating per le infrastrutture è leggermente sotto la media Ue ed è peggiorato rispetto alla valutazione precedente. In media con tutti gli altri, invece, per quanto riguarda il completamento delle TEN-T.
Riguardo al livello di soddisfazione dei cittadini nei confronti dei trasporti locali, urbani (quelli considerati peggio) ferroviari (in recupero) e aerei, l’Italia detiene il record negativo insieme alla Spagna. Troppi, inoltre, per il Belpaese i casi pendenti alla Corte di Giustizia Ue per infrazioni delle norme europee, la maggior parte delle quali su questioni marittime (è prima in Europa), di ferrovie e aviazione. Il numero di queste ultime è rimasto invariato negli ultimi due anni, ma le infrazioni su questioni marittime e ferroviarie sono aumentate. Aumentata anche la trasposizione delle direttive in materia di trasporti.
Tra le menzioni positive, il numero più elevato di auto verdi, cioè che usano carburante alternativo, grazie alle vendite di veicoli GPL e a gas naturale. Punteggio alto anche per l’elettrificazione della rete ferroviaria, superiore al 70%.
L’obiettivo del quadro di valutazione è aiutare gli Stati membri a migliorare i loro sistemi di trasporto nazionali indicando i settori che richiedono investimenti e interventi in via prioritaria.