Calabria: 21 mln di euro per potenziare le infrastrutture portuali
Con 21 milioni di euro, a valere sull’asse VII “Sviluppo delle reti di mobilità sostenibile” del programma operativo della regionale 2014-2020, la Regione Calabria intende finanziare interventi infrastrutturali nei porti di rilievo regionale ed interregionale per riqualificare e adeguare le strutture esistenti e funzionanti e i servizi offerti.
Le risorse messe a disposizione dal bando sono, dunque, finalizzate all’innalzamento dei livelli prestazionali e di qualità nella prospettiva di cogliere le opportunità di sviluppo che emergono sia rispetto ai contesti locali che in riferimento ad ambiti più vasti. Sarà così possibile l’attivazione di politiche dirette che consentiranno alla Calabria di inserirsi nelle dinamiche evolutive e di sviluppo dello spazio euro-mediterraneo.
L’avviso si rivolge ai Comuni titolari di funzioni di amministrazione attiva sulle infrastrutture portuali per sostenere opere pubbliche di infrastrutturazione a terra e/o a mare. Tra queste rientrano anche le opere di connessione dei porti alle reti di trasporto, laddove sono riconosciute strettamente funzionali all’implementazione della funzione portuale. Le spese ritenute ammissibili dal bando riguardano, infatti, la riqualificazione, la messa in sicurezza e gli adeguamenti dei porti, e in particolare degli scali individuati quali di maggior rilievo dai documenti di pianificazione regionale.
Le forme di sostegno sono orientate a potenziare la relazione mare-terra, in cui il porto assume il ruolo di porta di accesso al territorio, e a valorizzare la portualità turistica. Nell’ambito della piattaforma logistica costiera i porti turistici costituiscono una risorsa di interesse unitario regionale da sviluppare anche nell’ottica della definizione di un assetto coordinato ed integrato tra i porti che hanno la stessa funzione o vocazione prevalente (commerciale, turistica e peschereccia).
“La Calabria – ha detto l’Assessore al “Sistema portuale regionale” Francesco Russo – riconquista il suo mare e pone le basi per lo sviluppo di quello che è stato storicamente il settore economico che ha contraddistinto nei secoli i periodi di ricchezza della regione e dei suoi abitanti. Il finanziamento dei porti regionali esistenti è uno degli “asset” su cui si basa la strategia integrata per i porti: il porto intercontinentale di Gioia Tauro, i grandi porti nazionali, i porti regionali esistenti e da sviluppare. Adesso il protagonismo deve essere degli enti locali titolati, attraverso la loro capacità di progettare il futuro, per spendere le risorse europee e spenderle bene al fine di creare condizioni di sviluppo irreversibile, occupazione e crescita sociale e culturale. Il Presidente Oliverio ha voluto un assessorato ai porti, assumendosi la responsabilità di indicare una direzione di marcia. La marcia non è sempre facile. E’ faticosa e bisogna ben individuare una strada anche se questa non è stata mai tracciata. La Regione non ha mai avuto una direzione porti, solo nei mesi scorsi, grazie alla riorganizzazione, voluta dal Presidente Oliverio e dalla Giunta, è stata varata ed i risultati non si sono fatti attendere. L’interlocuzione costante e trasparente è l’architrave su cui deve poggiarsi il domani del mare, in tutte le sue componenti. Domani che è iniziato oggi”.