Torino-Pechino: metropolitana della pace entro il 2050
10.500 km in meno di due giorni grazie allo sviluppo dei corridoi dell’alta velocità europea verso Est e verso il Sud-Est nelle aree mediorientali oggi teatro di conflitti politici e religiosi cruenti. Un collegamento ferroviario tra le principali città d’Europa, Russia, Turchia e Medio Oriente, fino a Pechino. Questo è il progetto presentato a Torino durante il primo “Forum delle Città della nuova via ferroviaria della seta”, promosso da Mir Initiative in collaborazione con il Comune.
Torino è stata scelta come prima sede stabile del Forum, a cui si aggiungeranno Mosca e Kazan in Russia, Pechino e Chengdu in Cina. Al Forum erano presenti, però, anche i rappresentanti dei comuni di Milano e Genova, il sindaco di Kazan Ilsur Metshin, il direttore generale del comune di Rostock (Germania) Robert Stach e il vice sindaco di Lodz (Polonia) Ireneuusz Jablonski. Oltre alle istituzioni, c’erano anche i possibili finanziatori e esecutori del progetto: il presidente di Intesa Sanpaolo Gianmaria Gros-Pietro, il Vice President Affari Internazionali di Ferrovie dello Stato italiane Alberto Mazzola, il Ceo del Tunnel Euroalpin Lyon-Turin Mario Virano e il generale manager di Crec, la principale industria cinese di costruzione in ambito ferroviario, Yao Guiquing.
Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha portato il consenso dell’Italia all’iniziativa, mentre l’ex ministro degli Esteri della Russia Igor Ivanov, il vice presidente delle ferrovie russe Alexander Misharin e l’ex Segretario generale della Lega Araba Amre Moussa hanno auspicato un accordo a livello internazionale, come quello siglato di recente tra Russia e Cina per lo sviluppo del collegamento ad alta velocità fra i due paesi.
“Lo scopo istituzionale del Forum – ha spiegato il coordinatore, Ernest Sultanov – è di coinvolgere i sindaci delle città situate negli snodi principali della futura linea ferroviaria veloce, per fare in modo che la cultura della mobilità fisica come fattore di mobilità sociale e di sviluppo venga recepito innanzitutto dal basso, a partire dalle popolazioni, e diventi poi strumento di pressione nei confronti dei governi per spingere la realizzazione di questa sorta di metropolitana della pace”.
La Nuova Via Ferroviaria della Seta che rappresenta la base di partenza teorica della futura metropolitana intercontinentale, dovrebbe collegare in alta velocità la Cina alla Spagna, passando per la regione che include Medio Oriente, Europa, Turchia e Russia (METR). Il percorso individuato si sviluppa lungo la direttrice Pechino, Mosca, Minsk, Varsavia, Berlino unendosi quindi con i corridoi europei già tracciati.
Il libro bianco Mir Initiative “Metro del METR, il futuro della mobilità nella regione METR” raccoglie i contributi e le idee di sviluppo della mobilità fra i Paesi dell’area euroasiatica, di esperti e manager delle principali aziende internazionali del settore trasporti e infrastrutture, che rappresentano un fatturato complessivo di oltre 700 miliardi di euro.
Il Forum ha insediato tre comitati di lavoro con diverse competenze e responsabilità: infrastrutture, investimenti e rappresentanti delle Città. Il primo step è stato quello di elaborare uno studio di pre-fattibilità del progetto della futura linea ferroviaria, la dead line è fissata per il 2050, quando la “metropolitana” intercontinentale dovrebbe essere completata.