Tav Torino-Lione: presentato il Progetto definitivo al Mit
Il Progetto definitivo della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino – Lione, approvato da Ltf (Lyon Turin Ferroviaire), società responsabile dell’opera è stato presentato presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Alla giornata di presentazione e studio, a cura della Commissione Intergovernativa Italo – Francese e dell’Osservatorio Torino – Lione erano presenti, tra gli altri, il Ministro dello Sviluppo, delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera, il vice Ministro del MIT Mario Ciaccia, il Presidente della Commissione Intergovernativa e dell’Osservatorio Torino – Lione Mario Virano, l’Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane Mauro Moretti e il Direttore generale di LTF Marco Rettighieri.
Alla base del documento c’è l’intento di costruire un’infrastruttura strategica per il Paese inserita nella rete europea TEN-T, dando massima attenzione alle necessità del territorio e limitando ogni tipo di impatto ambientale.
Il progetto è quasi totalmente in sotterraneo e prevede nei tratti all’aperto la riqualificazione delle aree d’intervento. “Attraverso il fasaggio, cioè la selezione delle priorità nella tratta internazionale – scrive Ferrovie dello Stato in una nota -, il Progetto definitivo interviene solo su siti già destinati al trasporto, con utilizzo minimo di terreno vergine, massimizzando i benefici: dimezzamento dei tempi di viaggio per i passeggeri e raddoppio della capacità di trasporto per le merci. Tutte le opere significative della Sezione Transfrontaliera in Italia sono concentrate nei Comuni di Susa e Chiomonte”.
In Italia, la sezione transfrontaliera della Torino – Lione riguarda 12 km di galleria profonda e il consumo totale di suolo naturale previsto per questa sezione italiana è meno di un ettaro.
Per il ministro dello Sviluppo, delle Infrastrutture e dei Trasporti, il progetto definitivo della Torino – Lione “mette l’Italia e la Val di Susa al centro delle infrastrutture europee e parte con tutte le condizioni migliori per avere successo. Ho apprezzato il modello seguito dall’Osservatorio, che ha ascoltato e valorizzato i contributi dei territori” ha concluso il ministro.