Sicurezza stradale, patente ritirata a vita per i reati più gravi
“Quando un ubriaco al volante uccide un’intera famiglia dopo che per ben due volte gli era stata sospesa la patente, come accaduto nei giorni scorsi a Desenzano, si esce dal campo della fatalità e si entra in quella responsabilità. Per questo motivo vogliamo prevedere la revoca a vita della patente in casi gravissimi e di reiterazione dei reati connessi alla sicurezza stradale. Chi dimostra con la sua condotta di guida di rappresentare un pericolo per i cittadini è giusto che sia messo in condizione di non nuocere più.” E’ la dichiarazione di Mario Valducci, Presidente della Commissione Trasporti della Camera e Responsabile vicario Enti Locali del Pdl in merito al testo sulla sicurezza stradale attualmente all’esame della commissione Lavori pubblici del Senato. Questa mattina c’è stata l’audizione del ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, molto attesa per sciogliere alcuni nodi. L’opposizione per concedere la sede redigente (che accelelerebbe l’iter del provvedimento) ha posto due condizioni. ”Per noi – sottolinea Filippi, capogruppo Pd in Commissione Lavori Pubblici del Senato – sono dirimenti due questioni. Innanzitutto risorse certe sui controlli stradali, elemento costitutivo di maggiore sicurezza. Non si può lasciare infatti solo all’inasprimento delle sanzioni amministrative l’unico elemento di deterrenza e su ciò abbiamo l’impegno del ministro Matteoli a valutare con Tremonti se c’e’ disponibilità a stanziare almeno le risorse minime (60 milioni annui) gia’ previste dal precedente governo e poi tolte”. ”Poi chiediamo – prosegue Filippi – la destinazione dei proventi sulle sanzioni amministrative alla messa in sicurezza delle strade che e’ forse l’ambito piu’ deficitario nel Paese. Anche su questo c’e’ un impegno di Matteoli, perche’ il testo che sta uscendo al Senato e’ peggiorativo di quello della Camera che elevava dal 20 al 61% la destinazione di questi proventi sulle infrastrutture stradali”.