Cargo ferroviario: Assofer chiede l’intervento del governo
Assofer torna a scuotere il governo. Durante l’assemblea annuale svoltasi a Roma il 27 aprile, l’Associazione Operatori Ferroviari e Intermodali – presente il sottosegretario alle Infrastruttere e Trasporti Bartolomeo Giachino – è tornata a chiedere con forza un tempestivo intervento sulla situazione drammatica in cui versa il trasporto ferroviario delle merci.
La costante mancanza di una politica delle merci su rotaia da parte degli ultimi governi – secondo Assofer troppo sbilanciati sull’Alta Velocità passeggeri – sta portando il nostro Paese a rinunciare al sistema ferroviario cargo.
Tra le richieste dell’associazione per ovviare ai problemi l’associazione individua l’istituzione di un contratto di servizio per i treni diretti alle piccole e medie imprese e alle officine per la manutenzione/riparazione dei carri, una più equa politica commerciale e l’applicazione della Cotif1 (Convenzione per il Trasporto Intermodale via ferrovia). Sul lato tecnico, Assofer chiede la circolazione dei carri in sicurezza, la riapertura delle Omv (Officine Manutenzione Veicoli) chiuse o dismesse, l’adeguamento della rete al trasporto di merci pericolose, il mantenimento in efficienza delle stazioni impresenziate, incentivi all’utilizzo dei raccordi ferroviari e, infine, il libero accesso per ogni impresa ferroviaria a tutti gli scali merci presenti sulla rete.