Il mercato dell’auto decolla ma le elettrificate restano a bassa quota
Secondo i dati di Unrae, il mercato dell’auto è cresciuto del 40,8% a marzo 2023 e ha chiuso il trimestre in positivo.
C’è una luce in fono al tunnel e pare anche discretamente grossa. Il mercato dell’auto, dopo qualche anno buio, conferma il trend di crescita degli ultimi mesi e va persino oltre chiudendo marzo 2023 a +40,8% rispetto allo stesso mese del 2022.
Secondo i dati messi a disposizione da Unrae, infatti, il mese scorso sono state immatricolate 168.294 auto contro le 119.548 unità di marzo 2022, il che ha portato il trimestre a un buon 26,2% con 427.019 immatricolazioni rispetto alle 338.316 del gennaio-marzo dell’anno scorso.
Attenzione però a non eccedere con l’entusiasmo. Nonostante queste cifre importanti, il consuntivo dei primi tre mesi del 2023 è ancora ben lontano dagli standard pre-pandemici: nel periodo gennaio-marzo 2019, infatti, le auto registrate erano state 538.060 e il calo è stato dunque del 20,6%.
Mercato dell’auto: il nodo delle alimentazioni alternative
C’è poi la questione delle alimentazioni, un tema davvero importante secondo Unrae.
A marzo il motore a benzina è salito al 28,4% di quota (+1,1%, al 27,1% nel trimestre), il diesel ha fatto un piccolo passo indietro fermandosi al 20,3% di quota (-0,7%, al 19,6% in gennaio-marzo), il Gpl è sceso al 7,6% di share (al 9,2% nel primo trimestre) e il metano si è fermato appena allo 0,1% di quota (0,2% in gennaio-marzo). Ma le note più dolenti arrivano quando si inizia a parlare di elettrificate: le auto BEV salgono al 4,8% di quota nel mese (3,8% nel trimestre), le PHEV si portano al 4,3% (4,4% nel trimestre), a nel complesso le auto full electric o plug-in hybrid sono ancora a una quota irrosoria, appena superiore al 9%. Se la cavano meglio le ibride senza spina che salgono al 34,5% delle preferenze (+1,9% e al 35,8% in gennaio-marzo), con un 9,4% per le “full” hybrid e 25,1% per le “mild” hybrid, ma il market share è ancora ben inferiore agli standard europei.
L’Italia, infatti, presenta un grosso gap rispetto agli altri major market europei, Germania, Uk, Francia e Spagna e, per questo, secondo Unrae, rischia moltissimo.
Mercato dell’auto e motorizzazioni: la posizione di Unrae
“Ora – ha dichiarato il presidente Unrae Michele Crisci anche in relazione ai nuovi accordi europei sulle emissioni (ne abbiamo parlato qui) – c’è bisogno di lavorare in modo coordinato, con una strategia pragmatica, per raggiungere gli obiettivi di un processo che è già in atto e va governato: l’industria automobilistica è pronta a fare la sua parte e a supportare le istituzioni per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni al 2035; ma nel frattempo continua a diventare sempre più ampio il gap che ci separa dagli altri Major Markets europei in termini di diffusione di auto con la spina e, se non ci impegniamo a recuperare velocemente, la nostra industria rischia moltissimo e il nostro mercato il declassamento”.