Milano, le associazioni contro il provvedimento sui camion
Fai Milano chiede di “affrontare il problema sicurezza a 360 gradi, con provvedimenti strutturali e concreti”
Secondo un recente provvedimento, a Milano tutti i camion e i mezzi pesanti potranno circolare all’interno del perimetro dell’area B solo di notte se non saranno dotati di appositi kit per l’eliminazione dell’angolo cieco. (Ne abbiamo parlato qui)
Ma secondo il segretario dell’associazione provinciale di Milano della Fai, Federazione autotrasportatori italiani, Marco Colombo, si tratta di “un provvedimento a impatto mediatico, che da solo “non è assolutamente sufficiente a risolvere il problema della sicurezza sulle strade”.
Il commento, rilasciato all’Adnkronos, arriva dopo il nuovo incidente che ha coinvolto un altro ciclista, morto nel capoluogo lombardo travolto da un mezzo pesante.
Colombo ha ribadito la piena disponibilità della Fai a sedersi a un tavolo con istituzioni e altre associazioni di categoria per affrontare un problema prioritario per la sicurezza soprattutto di ciclisti e pedoni.
Aumentano i mezzi leggeri e si sviluppa l’e-commerce
Secondo il segretario installare i dispositivi per l’angolo cieco ai mezzi pesanti, come previsto dalla direttiva europea che entrerà in vigore nel 2024 e come chiesto dall’ordine del giorno approvato la settimana scorsa dal Consiglio comunale di Milano, è utile ma non sufficiente.
“Gli incidenti non sono provocati solo dalla mancata visuale sull’angolo cieco, ma purtroppo sono determinati dal fatto che c’è un traffico molto elevato e che spesso e volentieri non si riesce a contemperare bene le esigenze di tutti gli utenti della strada”.
Fai Milano chiede quindi alle istituzioni di “affrontare il problema sicurezza a 360 gradi, con provvedimenti strutturali e concreti”, prendendo atto del fatto che “negli ultimi anni, con l’emergenza covid” da un lato sono aumentati i mezzi leggeri per le strade e, dall’altro, “lo sviluppo esponenziale dell’e-commerce ha provocato anche un aumento della circolazione dei mezzi e dei furgoni”, che rappresentano “anche per i prossimi anni l’unico sistema per rifornire di merci una città come Milano”.
I possibili interventi integrativi
Limitare la circolazione dei mezzi pesanti alla notte è un’ipotesi molto difficile, per la disponibilità dei commercianti che devono ricevere le merci e per i problemi legati al rumore, evidenzia Colombo, ma sarebbe ipotizzabile trovare nell’arco della giornata una differenziazione degli orari tale da ridurre al minimo la sovrapposizione tra il traffico delle persone e quello del trasporto merci.
L’ipotesi è quella di prevedere fasce orarie di consegna diverse, a seconda della tipologia di merci, ma anche aumentare le aree di carico e scarico, per evitare le pericolose soste in doppia fila. Infine, la messa in sicurezza delle piste ciclabili e iniziative di promozione dell’educazione stradale a partire dalle scuole.