Giornata europea del mare. Berlusconi: “I porti sono la priorità”
Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ritiene prioritario lo sviluppo infrastrutturale dei grandi nodi di collegamento e delle porte di accesso delle merci, non sono per il mercato italiano, ma anche per quello europeo. Durante la due giorni (18-20 maggio – seconda edizione della Giornata europea del mare) che si è appena conclusa a Roma, Berlusconi ha sottolineato l’importanza di avviare finalmente le opere necessarie, quali ad esempio i dragaggi nei porti e le connessioni terra-mare, potenziando e ristrutturando i numerosi porti italinani.
La giornata europea del mare è una delle iniziative principali della politica marittima europea, avviata nel 2007, che tratta la prosperità, la sostenibilità e la sicurezza marittima in relazione ai cambiamenti climatici e al recupero di competitività economica dell’Europa. La politica marittima integrata rimette al centro della nuova politica comunitaria le regioni costiere, consapevoli del ruolo fondamentale del patrimonio marittimo comune e del suo futuro.
La gestione delle diverse attività e politiche connesse ai mari sono gestite da un’unica autorità, con la unificazione dei ministeri dei trasporti e delle infrastruture, che ha competenze e potere di azione, non più su base settoriale ma in una visione complessiva che affronti in maniera globale tutti gli aspetti legati alla gestinone degli oceani e dei mari sotto il profilo economico e dello sviluppo sostenibile, compreso l’ambiente marino. Attraverso una molteplicità di azioni riguardanti, tra l’altro il trasporto marittimo e la sua competitività, l’occupazione, la ricerca scientifica, la pesca e la protezione dell’ambiente marino, e lo sviluppo di politiche marittime nazionali integrate da parte degli Stati membri.
Il ruolo del mare, nell’attività economica dell’Europa, è fondamentale per un continente con 320000Km di costa, e in particolare per il nostro paese, circondato da circa 70000Km di costa.
Un terzo della popolazione vive nelle aree costiere producendo il 40% del Pil; il commercio tra Europa e il resto del mondo avviene per il 90% con i trasporti marittimi,consumando un decimo del carburante che sarebbe necessario a spostare su strada le stesse quantità di merce per le stesse distanze.
La manifestazione di quest’anno, organizzata in collaborazione con il Governo italiano, ha visto la partecipazione delle amministrazioni e di altri attori dell’Unione Europea insieme a Paesi terzi dell’area del Mediterraneo. Il programma prevedeva una serie di incontri e seminari, che saranno la base di partenza delle future politiche da attuare, ed altre iniziative in tutta Europa con “potre aperte” nei porti e iniziative per la salvaguardia dell’ambiente.
MDD