Autisti comunitari: ancora nessuna risposta dal ministero del Lavoro
Il confronto di ieri tra le parti sociali, il ministero del Lavoro e quello delle Politiche Comunitarie, coordinato dal sottosegretario ai Trasporti Giachino, non ha dato risposte univoche sulle modalità con le quali le imprese di autotrasporto possono utilizzare i lavoratori comunitari. Le associazioni di categoria dell’autotrasporto e i sindacati di categoria avevano chiesto nei giorni scorsi chiarimenti sulla possibilità, offerta da alcune agenzie europee di lavoro interinale, di assumere personale comunitario con contratti di somministrazione.
Da chiarire, in particolare, lo Stato presso il quale vanno pagati in questi casi i contributi previdenziali, ma soprattutto qual è il trattamento economico e contrattuale da applicare. Una differenza sostanziale, visto il divario che separa l’Italia da alcuni Paesi comunitari -come ad esempio la Romania- sul costo del lavoro. I sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno prodotto un documento, sottoscritto anche da alcune associazioni di categoria dell’autotrasporto, in cui chiedono un intervento contro i rischi di dumping sociale. Il ministero del Lavoro sta analizzando il problema ed entro dieci giorni dovrebbe essere riconvocata dal sottosegretario ai Trasporti Giachino una riunione per affrontare il tema.