Infrastrutture e ritardi, costruttori contro Governo
“Allarme e perplessità” per le conseguenze causate da omissioni e ritardi del Governo nel dare attuazione agli interventi infrastrutturali prioritari già approvati. E’ quanto lamentano i grandi costruttori associati all`Agi (Associazione Imprese Generali) – di cui fanno parte, tra gli altri, Impregilo, Astaldi, Salini, Impresa, Pizzarotti e Todini. L`Agi accusa direttamente il governo. E cita come esempi dei ritardi due opere in particolare: la della linea C della metropolitana di Roma e l`autostrada Bre.Be.Mi. Il progetto tratta Colosseo-S. Giovanni della metro di Roma, nonostante abbia da tempo completato l`iter istruttorio, “non è stato portato all`approvazione del Cipe del 13 maggio e il rischio è il fermo dei lavori già avviati da tempo, ritardi nella realizzazione dell`opera, aggravi di costo”.
Anche i lavori dell`autostrada Brescia-Milano, opera totalmente finanziata da privati senza costi per lo Stato, rischiano – affermano i costruttori dell’Agi – di fermarsi per i ritardi nella firma da parte del ministero dell`Economia del nuovo piano economico-finanziario della concessione, già da mesi trasmesso dal ministero delle Infrastrutture. “Il ritardo nella prosecuzione dei lavori – dice l`Agi – impedisce di portare a termine un`opera che consentirebbe di decongestionare un`area tra le più produttive del Paese, con un risparmio di tempo quantificato in 6,8 milioni di ore annue e un incremento del Pil pari a 382 milioni di euro”.
“A fronte di queste gravi inadempienze”, proseguono i costruttori, “l`Agi sollecita il Governo a provvedere, richiamando la sua responsabile attenzione sulla necessità delle infrastrutture per lo stimolo alla ripresa della crescita”.