Asstra: il trasporto pubblico in frenata
Dopo un triennio di crescita ininterrotta, i consumi di mobilità segnano il passo. Tra il 2008 e il 2009 il numero degli spostamenti è diminuito del 2,1% e le distanze percorse dell’8,2%. E’ quanto afferma il rapporto sulla mobilità in Italia redatto da Isfort e da Asstra e diffuso oggi in un convegno a Roma.
Nel 2009 gli spostamenti urbani in auto sono cresciuti del 4,1%, mentre i passeggeri del trasporto pubblico urbano hanno registrato un decremento del 5,4%. La quota di mercato delle modalità collettive scende invece dal 12,6% del 2008 all’11,6% del 2009. Dunque, è solo l’auto a guadagnare terreno, riportando l’asticella dalla propria posizione dominante oltre l’80%.
Neanche le aziende stanno attraversando un periodo roseo. Il 33% delle società di tpl presenta bilanci in perdita. I posti/km nel 2009 sono cresciuti solo dello 0,3%, e anche i passeggeri trasportati sono in calo. I ricavi crescono più lentamente della inflazione, le tariffe sono ferme. Di contro, i costi sono in crescita e gli investiomenti sul parco autobus sono insufficienti: l’età media degli stessi autobus passa da 7,9 anni nel 2006 a 8,4 anni nel 2008. Peggiora infine il rapporto ricavi da traffico/costi operativi, che nel 2008 si assesta al 30,5%, lontano dal 35% stabilito dal decreto Burlando.