Firmato accordo per creare 10mila nuovi posti di lavoro, anche per il settore dei trasporti
L’obiettivo è fornire orientamento, formazione e avviamento al lavoro: coinvolte 45 aziende, tra cui FS e Trenord
Firmato un accordo tra Ministero del Lavoro e Consorzio ELIS per l’inserimento lavorativo di persone a rischio di povertà ed emarginazione.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con Anpal Servizi, ha annunciato la firma di un importante accordo con il Consorzio ELIS. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di persone a rischio di povertà ed emarginazione, nonché di soggetti che beneficiano di misure di sostegno sociale. Tra questi ultimi rientrano anche i beneficiari dell’assegno di inclusione, che potranno così accedere ad opportunità lavorative concrete.
Distretto Italia: collaborazione tra enti pubblici e aziende per l’orientamento e la formazione al lavoro
L’accordo tra il Ministero del Lavoro e il Consorzio ELIS ha creato un canale diretto di collaborazione tra enti pubblici e il progetto “Distretto Italia”, l’obiettivo è fornire orientamento, formazione e avviamento al lavoro.
Il progetto è stato avviato all’inizio dell’anno su iniziativa di 45 imprese italiane, Agenzie per il Lavoro e altri enti riuniti nel Consorzio ELIS sotto la presidenza di turno di Autostrade per l’Italia.
A oggi hanno aderito anche: 3TS, A2A, Acciaierie d’Italia, Adecco, Bain & Company, Best Engage, BNL BNP Paribas, Boston Consulting Group, Capgemini, Cisco, Confimprese, Dell Technologies, eFM, Enel, Engineering, Eni Corporate University, Ferrovie dello Stato Italiane, Fincantieri, FMTS Group, Fondazione Cassa Depositi e Prestiti, Generali Italia, Gi Group, HTDI, Impresa Pizzarotti, Italiaonline, Gruppo FNM, Made in Genesi, ManpowerGroup, Milano Serravalle – Milano Tangenziali, OpenEconomics, Open Fiber, Orienta, Poste Italiane, Randstad, SCAI Solution Group, Siram Veolia, SITE Spa, Skuola.net, Soft Strategy, Synapsis, Synergie, TIM, Trenord e Umana.
L’accordo prevede che 10.000 posizioni vacanti siano messe a disposizione dalle aziende aderenti al progetto, soprattutto nei settori delle telecomunicazioni, dell’energia, delle costruzioni e della trasformazione digitale. I corsi di formazione, avviati lo scorso aprile, sono gratuiti e coprono una varietà di settori. Per candidarsi, è possibile compilare un modulo elettronico disponibile sul sito www.distrettoitalia.elis.org.
Obiettivo occupazione: corsi di formazione mirati per favorire l’inserimento lavorativo
Negli ultimi anni, i corsi organizzati dal Consorzio ELIS hanno registrato un tasso di assunzioni al termine della formazione del 98%. La formazione offerta è progettata in base alle competenze richieste dalle aziende e alle posizioni vacanti all’interno delle stesse. Attraverso attività di orientamento e formazione gratuite, il progetto “Distretto Italia” intende fornire a giovani e disoccupati un’opportunità concreta di conoscere da vicino le opportunità offerte dal mercato del lavoro. L’iniziativa mira a contrastare il divario tra le ampie fasce della popolazione che non vedono prospettive per il loro futuro e le aziende che faticano a trovare personale qualificato.
Un’importante iniziativa sperimentale di collaborazione pubblico-privato
L’accordo tra il Ministero del Lavoro e il Consorzio ELIS rappresenta un’importante iniziativa sperimentale di collaborazione pubblico-privato a livello nazionale. Il Ministero mette a disposizione delle aziende aderenti al progetto “Distretto Italia” le competenze e la rete territoriale per utilizzare al meglio le misure nazionali di politica del lavoro, al fine di favorire l’inserimento lavorativo.
Da parte sua, il Consorzio ELIS si impegna a proporre posizioni di lavoro alle persone indirizzate a misure di reinserimento professionale, prestando particolare attenzione ai beneficiari attivabili al lavoro e ai beneficiari dell’Assegno di Inclusione.
L’accordo prevede inoltre un’azione concreta per promuovere la parità di genere e il reinserimento attivo dei giovani NEET, contribuendo così a ridurre il preoccupante tasso di giovani italiani che non studiano né lavorano.