Prospettive nel mercato dell’auto: lo studio di AlixPartners
Presentato a Milano il Global Automotive Outlook 2023: Cina superpotenza nel mercato dell’auto
Al Global Automotive Outlook 2023, AlixPartners, svela i dettagli dell’analisi e le prospettive del mercato dell’auto.
Il mercato dell’auto, dopo il crollo avvenuto nel corso del 2020, continua la sua ripresa per tornare ai volumi pre pandemici, l’attesa è di raggiungere volumi per 90 milioni di veicoli nel 2025. Il mercato vive un rimbalzo quest’anno ma nel medio termine la domanda sarà più soft rispetto ai trend antecedenti al 2020.
La ripresa è trainata dalla Cina, che non ha subito la crisi che del 2020, e che nell’automotive non solo è il più grande mercato, e continuerà ad esserlo, ma è diventata il più grande esportatore di auto superando anche il Giappone.
La crescita dell’elettrificazione va avanti, il market share continua a crescere quindi lo switch sarà passare da una sostenibilità ecologica a una scelta combinata di sostenibilità ecologica ma anche economica.
Il platform sharing per i BEV sarebbe una soluzione semplice rispetto alle piattaforme legate a veicoli con combustione termica; condivisione che fino ad ora non c’è mai stata a tutela di una nuova tecnologia ma che in futuro sarà un’opzione fondamentale per sostenere i costi di produzione e crescere nel proprio mercato e contenere la concorrenza con la Cina.
I costruttori hanno fatto grandi profitti e sarà difficile per loro sostenere lo stesso tipo di proposizione negli anni a venire.
Ci sarà anche una nuova mappa dei Brand auto con l’ingresso di nuovi Brand, infatti, la facilitazione i nuovi ingressi saranno legati alle nuove tecnologie come l’elettrico che rimettono in gioco la percezione di vecchi brand legati a motorizzazioni differenti.
Vediamo i dettagli dell’analisi:
Ripresa del mercato globale dell’auto: +5% nel 2023, con 83 milioni di veicoli (+4 milioni rispetto al 2022), grazie al miglioramento delle forniture, inclusi i semiconduttori. Dal 2025, prevista una crescita moderata della domanda (+3% medio annuo fino al 2027). Aumento delle vendite di veicoli BEV che sosterranno il mercato complessivo, mentre i veicoli a combustione diminuiranno del 3% annuo. Le principali regioni avranno andamenti differenti: gli Stati Uniti cresceranno del +10% nel 2023 e poi del 3% annuo fino al 2027; l’Europa avrà una ripresa più contenuta (+6% nel 2023) e una crescita del +2% entro il 2027, raggiungendo circa l’85% dei volumi del 2019.
Cina: primo mercato mondiale dell’auto con 24,9 milioni di veicoli nel 2023 (24,8 milioni nel 2019), in crescita costante fino a 29,1 milioni di veicoli nel 2027 (+4% annuo). Nel 2023, record per la Cina e i produttori nazionali: diventa il principale esportatore di auto a livello globale, superando il Giappone, con un aumento dell’80% rispetto al primo trimestre del 2022; per la prima volta, oltre il 50% del mercato locale sarà coperto da marchi cinesi (35% nel 2020); i brand nazionali contribuiranno anche all’espansione delle esportazioni, sebbene con impatto limitato in Europa, dove si prevede un aumento della quota di mercato dal 4% al 6% entro il 2026.
“A lungo termine, l’Europa si attesterà intorno a 17,4 milioni di veicoli nel 2027, il 16% sotto le vendite del 2019” ha affermato Dario Duse, EMEA co-leader dell’Automotive & Industrial team e Country Leader Italia di AlixPartners. “La Cina” – continua Duse “si sta prospettando come una “superpotenza” dell’Automotive, con i brand Cinesi che raggiungeranno per la prima volta una quota del 51 % nel mercato locale, e con esportazioni in forte crescita nei prossimi anni. Controllo della tecnologia, supporti governativi, competitività di costo e modelli di business che rispondono meglio e più velocemente alle richieste del mercato sono la combinazione alla base del loro successo. I player tradizionali dovranno essere pronti a rivedere il proprio approccio per competere Sul mercato Cinese e difendere le quote nei mercati occidentali”.
La lotta per la distribuzione dei profitti nella catena di fornitura rimane intensa a livello mondiale. Negli ultimi trimestri, la redditività media dei produttori, che era superiore a quella dei fornitori dal 2020, si sta erodendo a causa del miglioramento delle forniture e della diminuzione della domanda.
“Nel 2022 i costruttori sono riusciti a registrare ancora margini record, con EBITDA al 12,7% e con un divario di +2,8 punti percentuali rispetto alla profittabilità media dei fornitori che si è attestata al 9,9%, il punto più basso mai registrato dal 2009” aggiunge Paolo Pucino, Partner dell’Automotive & Industrial team di AlixPartners “la guerra per la re-distribuzione dei profitti lungo la catena di fornitura continuerà, ma i costruttori non disporranno di una leva prezzo come quella degli ultimi anni: nel primo trimestre 2023, i margini dei costruttori si sono abbassati al 12,1% rispetto al 15,5% registrato nel primo trimestre 2022”.
Nel corso degli ultimi 12 mesi, la diminuzione della redditività e la necessità di nuovi investimenti legati alla transizione verso il motore elettrico hanno causato un aumento del debito del 27% (+30 miliardi di dollari) tra i fornitori e una riduzione del livello di copertura del debito (interest coverage ratio) da 8,2 a 6,7. Questo aumento dell’indebitamento richiederà un’attenzione ancora maggiore ai flussi di cassa, specialmente per i fornitori che subiranno maggiormente il declino del motore a combustione interna.
Gli investimenti per la transizione elettrica aumentano a 616 mld di dollari nel periodo 2023-2027 (+17%), di cui l’80% ($73 mld) in batterie. L’autosufficienza europea nella produzione di batterie è prevista dal 2026. Focus sull’estrazione sostenibile delle materie prime, un impegno dei costruttori.
“Il percorso verso l’elettrificazione prosegue e ci attendiamo che nel 2035 i veicoli a batteria (BEV) rappresentino la maggioranza dei volumi globali, con una quota del 59% negli Stati Uniti, dell’82% in Europa (geografica) e del 66% in Cina. La quota di mercato dei BEV nel 2022 è stata pari al 14,2%, siamo quindi ancora in una fase di early adoption,2 e II focus continuerà a spostarsi verso la riduzione del time to market e la sostenibilità economica” sottolinea Emanuele Cordone, Director dell’Automotive & Industrial team di AlixPartners.
“Nel frattempo, la sfida su costi e produttività continua: le materie prime si sono ridotte, ma con un costo dell’87% superiore a quello del 2020. Inoltre, per i prossimi anni, i volumi medi di BEV prodotti per piattaforma rimarranno sotto a quelli dei veicoli con motore a combustione, limitando la capacità di assorbire gli investimenti e i costi fissi”..
Le previsioni per l’immatricolazione di veicoli in Italia nel 2023 indicano un aumento del 12%, con circa 1,7 milioni di nuove immatricolazioni. Questa crescita è influenzata dalla domanda repressa dovuta alle tensioni sulle forniture degli anni passati.
“In aggiunta alla crescita di quest’anno, per l’Italia si stima che la ripresa continui negli anni successivi al 2024 con tassi di crescita annui intorno al 2%. Da un punto di vista defia filiera produttiva, il fatturato dei componenti prodotti in Italia dovrebbe continuare il percorso di ri-crescita iniziato nel 2021, registrando un aumento del 5,4% medio annuo nel periodo 2022-24, trainato principalmente da un aumento dell’export del 6,4% all’anno. Nello stesso periodo le importazioni, al netto delle batterie, cresceranno a un tasso del 5,6% annuo” conclude Duse.