Struttura telaio
I principali elementi portanti sono i due longheroni, costruiti con acciaio ad elevata resistenza. Hanno generalmente un profilo a C, oppure a doppia T per gli utilizzi particolarmente gravosi. Le traverse mostrano una configurazione più varia, che dipende dalla zona del telaio in cui sono collocate. Quelle che subiscono minori sollecitazioni hanno un profilo a C, mentre nei punti dove devono offrire maggiore resistenza (come per esempio presso gli attacchi delle sospensioni) sono scatolate e possono essere rinforzate con nervature.
Le traverse sono collegate ai longheroni per mezzo di saldature, ma stanno diffondendosi in alcuni comparti del trasporto i telai imbullonati. Il loro principale vantaggio è nella costruzione, che richiede mano d’opera meno specializzata e consente la realizzazione di strutture modulari, e nella maggiore semplicità nella sostituzione di un elemento in caso di rottura.
L’evoluzione del telaio segue due direzioni: leggerezza e facilità nel montaggio degli allestimenti. Nel primo caso, si può intervenire riducendo gli spessori, senza compromettere la robustezza, grazie all’uso del computer nella progettazione, che ha consentito di trovare profili ottimizzati. Si sta valutando anche l’utilizzo dell’alluminio al posto dell’acciaio, soprattutto sui semirimorchi.
Il montaggio degli allestimenti viene facilitato da diversi accorgimenti: rendere le superfici perfettamente piane, predisporre fori e mensole, disporre in modo razionale i cavi elettrici ed i tubi idraulici che corrono lungo il telaio, offrire un’unica interfaccia elettronica. Queste soluzioni evitano all’allestitore d’intervenire sulla struttura del telaio, risparmiando tempo, ma anche garantendo una maggiore sicurezza all’insieme del veicolo.