Indennità di malattia dei marittimi decurtata in manovra. Insorge il sindacato
Tra i critici alla bozza che contiene la decurtazione anche la Fit Cisl
La decurtazione è stata introdotta nella manovra di bilancio. Ma subito ha suscitato polemiche.
Ecco cosa prevede il testo dell’articolo 33
Il testo prevede in particolare «Per gli eventi di malattia insorti dal 1° gennaio 2024, una indennità giornaliera nella misura del sessanta per cento della retribuzione, calcolata ai sensi dell’articolo 10, nei casi in cui la malattia impedisca totalmente e di fatto all’assicurato di attendere al lavoro ai sensi del regio decreto-legge 14 dicembre 1933, n. 1773, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, n. 244.»;
Viene inoltre specificato un nuovo sistema di calcolo delle indennità : «Per gli eventi di malattia di cui agli articoli 6 e 7 del regio decreto-legge 23 settembre 1937, n. 1918, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 1938, n. 831, insorti dal 1° gennaio 2024, l’indennità giornaliera è calcolata sulla base della retribuzione media globale giornaliera percepita dall’assicurato nel mese immediatamente precedente a quello in cui si è verificato l’evento di malattia. Nel caso in cui l’evento si sia verificato nei primi trenta giorni dall’inizio del rapporto di lavoro, l’indennità giornaliera è calcolata dividendo l’ammontare della retribuzione percepita nel periodo di riferimento per il numero dei giorni retribuiti.».
Tra chi si è scagliato contro la riduzione il deputato pd Piero De Luca che ha commentato la misura.
“Si tratta dell’articolo 33, che prevede un taglio dell’indennità di malattia dei marittimi e modifiche alle modalità di calcolo della retribuzione media. La modifica dell’indennità di malattia al ribasso crea gravi danni ai lavoratori del settore e rischierebbe addirittura di indurre ad una rinuncia alle cure da parte degli stessi perché verrebbero meno le condizioni economiche per assentarsi dal lavoro. Il settore dei lavoratori marittimi è già in grave crisi a causa della mancanza di personale e della difficoltà nel reperire ulteriori unità lavorative. Con l’approvazione di questa misura il settore diventerà ancora meno attrattivo perdendo sempre più forza e competitività. Insomma, una norma che va assolutamente cancellata dalla Manovra e su cui faremo battaglia in Parlamento per evitare che venga perpetrata un’altra ingiustizia ai danni dei lavoratori italiani”.
Ma contro la previsione contenuta nella bozza di bilancio interviene anche la Fit Cisl
“Abbiamo appreso con forte disappunto che, nella bozza della Legge di Bilancio 2024, un articolo in essa contenuto, più precisamente l’articolo 33, stabilisce una decurtazione significativa della percentuale di indennità giornaliera di malattia per i lavoratori marittimi. La stessa infatti, verrebbe decurtata da una percentuale di copertura pari al 75% al 60%. – scrive il sindacato – Questo provvedimento andrebbe ad aumentare i disagi che già i marittimi abitualmente subiscono, ovvero i gravi, reiterati ritardi nell’erogazione dell’ indennità di malattia.
Questa norma non tiene conto della specificità e delle peculiarità del lavoro marittimo, quali a titolo esemplificativo ma non esaustivo, i lunghi periodi di navigazione e d’imbarco, nonché le condizioni particolarmente delicate e gravose in cui tali compiti vengono svolti.
Quanto evidenziato, nel tempo, puo’ seriamente compromettere la salute psico-fisica.
Per questi motivi occorre rafforzare il sistema di diritti e tutele e non depotenziarlo come accadrebbe in questo caso se tale norma venisse approvata.
La Fit Cisl,oltre a richiedere la cancellazione di tale articolo dalla Manovra 2024, continuerà a monitorare con la massima attenzione l’evoluzione del percorso legislativo al fine di rimodulare o cancellare tale norma, tutelando adeguatamente i diritti legittimi delle lavoratrici e dei lavoratori del mare”.