Benzinai: confermato sciopero, Zanonato richiama i petrolieri
I benzinai confermano lo sciopero dalle 22 di oggi, martedì 16 luglio, fino alle 6 di venerdì su tutta la rete autostradale, tangenziali e raccordi.
Il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato è intervenuto attraverso un richiamo ai petrolieri affinché non ci siano nuovi aumenti del carburante, mentre il Garante degli scioperi ha convocato le compagnie petrolifere per mercoledì per riattivare il dialogo con i sindacati.
Questi sono i nuovi aumenti registrati negli ultimi giorni: la verde costa in media 1,836 euro al litro e in alcune aree del Paese tocca punte di 1,877 euro, e il diesel è a quota 1,739.
Zanonato ha chiesto di tenere conto della situazione del nostro Paese, spiegando che ”il rincaro è prevalentemente dovuto ad un aumento del greggio e della domanda e per questo i petrolieri aumentano il prezzo. Ma lo stacco, cioè la differenza tra quanto crescono i listini europei rispetto ai nostri, è minimo”. L’avvertimento non è però bastato ai gestori, che hanno confermato lo sciopero dei benzinai nelle aree di servizio poste lungo tutte le tratte autostradali, tangenziali e raccordi compresi. Per Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio, infatti, il Governo è rimasto ”indifferente” alle loro denunce e non è stata fatta nessuna mediazione fra le parti per ”impedire un vero e proprio ‘olocausto economico’ perpetrato ai danni di centinaia di imprese di gestione e di oltre 6.000 lavoratori cui viene violentemente sottratto reddito e posto di lavoro”.
Sul tema interviene anche il Garante degli scioperi, che ha convocato mercoledì 17 luglio i rappresentanti delle compagnie petrolifere Shell Italia, Eni, Tamoil Italia, Total Erg, Esso Italiana, Kuwait Petroleum Italia, Api, e il concessionario Autostrade per l’Italia per discutere i temi oggetto della vertenza che ha portato alla proclamazione dello sciopero. Una convocazione che non intende scongiurare lo stop, che anzi l’Autorità ritiene ”conforme alla legge”.