Cna Fita: la decarbonizzazione del trasporto marittimo graverà sull’autotrasporto
Cna Fita chiede una politica di accompagnamento delle imprese alla transizione ecologica
“Dal 1° gennaio 2024 la navigazione marittima dovrà far fronte ad un ulteriore costo per le emissioni di CO2 e già gli armatori hanno comunicato di essere pronti a ribaltare l’onere sulle spalle delle imprese di autotrasporto“.
Lo ha scritto in una nota Cna Fita chiedendo di “rafforzare e non inasprire” la politica di accompagnamento delle imprese alla transizione ecologica.
L’associazione ha spiegato che per favorire il trasporto via mare ma anche su rotaia, riducendo così emissioni e congestione, c’è un problema di fondo: gli alti costi dei noli rispetto alla strada: “Nel biennio 2019-2020, i noli dei trasporti via mare sono aumentati di oltre il 60% – dice Cna -. La politica delle tassazioni finisce sempre per colpire l’anello più debole della catena, mentre i risultati che si intendono perseguire sono spesso molto dubbi”.
I dati sul trasferimento modale via mare e via rotaia, che prefigurava il libro bianco del 2001 ‘La politica europea dei trasporti fono al 2010: il momento delle scelte’, mostrano che il trasporto di merci su rotaia, che partiva da un modesto 8%, ha appena toccato l’11% rispetto al 15% previsto, mentre quello marittimo è al 27,34% contro il 58,76% odierno del trasporto su strada.
Favorire l’innovazione dei mezzi destinati al trasporto marittimo e stradale
A crescere sensibilmente rimangono i costi sostenuti dalle imprese di autotrasporto per trasportare via mare e via rotaia. “L’Unione europea non può esclusivamente puntare sulla introduzione di tasse e pensare a un pericoloso snellimento dei sussidi ambientalmente ‘dannosi’, piuttosto deve stanziare ingenti risorse per favorire a 360 gradi l’innovazione dei mezzi destinati al trasporto marittimo e stradale. Va promossa, inoltre, una migliore politica del credito, per renderlo più accessibile anche ai più ‘deboli’, chiede ancora.
“Nel frattempo le imprese devono poter sopravvivere e per questo occorre che nella prossima Legge di bilancio lo Stato italiano preveda che le imprese di autotrasporto possano recuperare automaticamente in fattura anche i costi dei noli marittimi“, ha concluso Cna-Fita