Emissioni camion: Fai-Conftrasporto, da Ue nuovi possibili tagli
Uggè: “Se quanto annunciato oggi sarà confermato, l’autotrasporto assumerà le medesime iniziative degli agricoltori”
La presidenza belga del Consiglio Ue, con un annuncio sui social, ha confermato l’accordo sul taglio delle emissioni di Co2 dei camion e annuncia nuove restrizioni.
“Da quanto apprendo, lo scopo è ridurre ulteriormente le emissioni nel settore dei trasporti stradali e introdurre nuovi obiettivi per il 2030, 2035 e 2040. Fino ad arrivare a un decremento del 90%. Siamo disposti a operare e a dare il nostro contributo per l’ambiente, ma occorre consapevolezza di quelle che possono essere le conseguenze di scelte esasperatamente ideologiche”, ha commentato il presidente della Fai-Conftrasporto (la Federazione degli Autotrasportatori Italiani), Paolo Uggè.
La preoccupazione delle imprese dell’autotrasporto
“Evidentemente l’azione degli agricoltori non ha insegnato niente ai signori di Bruxelles. Vedremo i dettagli dell’accordo, ma se quanto annunciato oggi sarà confermato, l’autotrasporto assumerà le medesime iniziative degli agricoltori”.
“Esprimo la preoccupazione delle imprese dell’autotrasporto: il rischio è che la protesta dei trattori si espanda ad altri settori”, conclude il presidente Fai.
L’ultimo accordo Ue sui tagli alle emissioni dei camion
A metà gennaio era stato definito un accordo provvisorio da Consiglio e Parlamento Ue sugli standard Ue di riduzione delle emissioni di Co2 per i veicoli pesanti oltre 7,5 tonnellate.
In linea con gli obiettivi pro clima al 2030 e oltre, sono stati mantenuti i target proposti dalla Commissione.
- 2030 -45%, 2035 -65%
- 2040 -90% (in aggiunta al 15% al 2025 che è già previsto dalle norme attuali)
In conseguenza ai nuovi accordi, la maggior parte dei nuovi veicoli pesanti con emissioni di CO2 certificate, come camion più piccoli, autobus urbani, pullman e rimorchi, dovranno rispettare obiettivi di riduzione delle emissioni. Ci sono alcune eccezioni.