Fondazione Ania: un’azione unitaria a livello europeo contro gli incidenti stradali
“Impostare a livello europeo un’azione di coordinamento di alcune norme che regolano la circolazione, in grado di fornire un quadro di riferimento unitario e chiaro agli addetti ai lavori, ai singoli cittadini, ai media e alle Istituzioni, nazionali e locali”. Queste sono state le parole di Aldo Minucci, presidente della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale, intervenuto al convegno organizzato dal Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti dal titolo “La sicurezza stradale in Italia nel contesto dell’obiettivo europeo”.
Negli ultimi anni in Europa sono stati fatti importanti passi avanti in questo settore. Il numero di morti sulle strade, dal 2001 al 2011, è diminuito in media del 44,5% e in Italia i numeri sono ancora migliori, con una diminuzione del 45,6%. Numeri che possono e devono migliorare, dato che sulle strade europee muoiono ancora 3 persone ogni ora.
“Appuntamenti come questi – prosegue Minucci – sono molto importanti perché ci pongono nelle condizioni di aprire un confronto comune da cui potranno scaturire azioni unitarie”.
Al convegno è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, il quale ha ricordato come la sicurezza stradale sia una delle priorità del governo. Per il ministro, l’obiettivo fissato nel programma europeo sulla sicurezza stradale 2011-2020, si raggiunge attraverso un mix di nuove infrastrutture e manutenzione insieme a educazione e prevenzione. “Gli investimenti in infrastrutture – ha ricordato Lupi – incidono in maniera oggettiva sul tasso di incidentalità, insieme alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, come stabilito dal Governo con il Dl del Fare. L’altro pilastro – ha aggiunto il ministro – è l’educazione e la prevenzione. L’introduzione della patente a punti è stato un elemento che ha introdotto direttamente un drastico calo degli incidenti. Vuol dire che il tema della prevenzione e della formazione diventa la sfida principale”.