Ex Ilva: le associazioni dell’autotrasporto chiedono un intervento rapido del Governo
La crisi di Acciaierie d’Italia – l’ex Ilva – è stata al centro di un incontro a Palazzo Chigi con il comparto autotrasporto
La crisi di Acciaierie d’Italia – l’ex Ilva di Taranto – è stata al centro di un incontro che si è svolto ieri sera tra le associazioni dell’autotrasporto e i membri del Governo.
Fai Conftrasporto, Casartigiani, Confartigianato trasporti sono state infatti convocate a Roma, insieme al tavolo dell’indotto, dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, per un incontro a Palazzo Chigi sulla crisi.
Le associazioni hanno manifestato nuovamente la preoccupazione per la sopravvivenza delle imprese dell’indotto. A destare perplessità nel comparto è l’insediamento dell’Amministrazione straordinaria e l’eventuale possibilità del concordato con riserva, messa in pista nelle ultime ore da Acciaierie d’Italia.
Crisi Ex Ilva e autotrasporto
In una nota diffusa oggi, le associazioni datoriali ricordano che “lo stato di salute delle imprese dell’indotto è ormai ai minimi storici”.
Il comparto dell’autotrasporto ha più volte richiesto di far fronte comune, sottolineando in particolare le difficoltà riscontrate a causa dei ritardi nei pagamenti.
“Proposte disattese, dal momento in cui i decreti legge emanati dal Governo non corrispondevano alle esigenze del comparto che, a oggi, resta la categoria più debole dell’indotto, viste le caratteristiche del servizio che prevede l’anticipazione dei costi pari all’ 80%”.
Le richieste dell’autotrasporto
Le associazioni chiedono che la vertenza abbia respiro nazionale e non venga circoscritta allo stabilimento di Taranto.
Inoltre sollecitano:
- l’istituzione di un fondo ad hoc per dare ossigeno alle imprese
- la sospensione del pagamento degli oneri previdenziali e contributivi oltre che dell’IVA allo scopo di garantire il durc alle imprese
Le associazioni, infine, hanno espresso soddisfazione per l’intenzione del Governo di aprire un tavolo permanente al fine di garantire un confronto costante ed efficace e “soprattutto per non perseverare negli errori del passato”.
“Certe dell’interesse del socio pubblico nella vertenza Adi, le associazioni datoriali confidano in un intervento rapido e risolutivo del Governo”, conclude la nota.
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