Autobus turistici: ritirata la proposta di estendere la guida fino ai 70 anni
Anbti-Confcommercio: “Duro colpo per la categoria”
E’ stata ritirata la proposta di innalzare l’età massima per guidare gli autobus turistici fino ai 70 anni, tradotta in un emendamento al Ddl Sicurezza.
Lo ha comunicato l’associazione di categoria An.bti – Confcommercio, che aveva promosso l’iniziativa anche per far fronte al problema carenza di autisti.
Un problema cronico per il comparto che vede aumentare il gap tra domanda di conducenti e offerta.
“Un colpo durissimo per la categoria, considerando il fatto che l’emendamento avrebbe semplicemente avvicinato la disciplina sulle patenti in Italia a quella di molti altri paesi europei”, scrive il presidente di ANBTI Riccardo Verona.
Recentemente è stata accantonata anche l’iniziativa riguardante l’aliquota agevolata sulle accise per il gasolio, fa sapere l’associazione.
“Abbiamo più volte riconosciuto le buone intenzioni di questo Governo nel dare ascolto e risposte alle esigenze della categoria dei bus turistici, ma negli ultimi giorni abbiamo visto accantonare due provvedimenti di buonsenso che avrebbero dato ossigeno e serenità alle aziende che rappresentiamo ed ai lavoratori del comparto”.
Nuovi autisti ed età massima
L’associazione sta lavorando su due fronti:
- la formazione di nuovi autisti, l’aumento delle buste paga, il riconoscimento del ruolo dell’autista, gli incentivi all’acquisto delle patenti indispensabili per la guida dei mezzi e l’abbassamento dell’età di conseguimento delle stesse.
- la possibilità di estendere l’età massima per fare il conducente di bus turistici anche oltre i 68 anni, analogamente a molti Paesi europei.
“Gli attuali 68 anni rappresentano un limite che, nel 2024, non tiene conto dell’evoluzione naturale – scrive Verona -. Chi ha 68 anni oggi non può essere equiparato a chi aveva la stessa età decenni fa e per questo alzare l’età limite per gli autisti a 70 anni sarebbe semplicemente stare al passo con i tempi”.
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La proposta di ANBTI intendeva dare questa possibilità su base volontaria e mai derogando a un aspetto fondamentale: la sicurezza e l’idoneità.
La generazione di autisti più esperta deve guidare questo periodo di transizione che serve per formare nuovi autisti preparati e di qualità, spiegano dall’associazione. “Una generazione che, oltre al bagaglio di esperienza, può portare in dote la passione per questo lavoro che, se riportato al prestigio che merita e con condizioni contrattuali adeguate, può tornare ad essere davvero invidiabile”.
In Italia mancano oltre 7500 autisti
L’ANBTI poi mette sul tavolo un discorso pratico e prettamente numerico: l’età media degli autisti si sposta sempre più in là e ad oggi mancano in Italia oltre 7500 autisti.
“Non intervenire in alcun modo significa esporre l’intera categoria e soprattutto gli autisti e gli stessi turisti a disservizi, disagi e rischi nel breve termine. Nel lungo termine, purtroppo, senza nuove regolamentazioni il futuro sarà sempre più incerto ed in salita, anche per e soprattutto per noi, le Ruote del Turismo”, conclude Verona.