Autotrasporto, valichi alpini: al MIT il tavolo sulle criticità del transito merci
FIAP: “Serve un Piano d’azione”
Valichi alpini al centro dell’incontro di questa mattina tra associazioni dell’autotrasporto e MIT.
L’incontro è stato voluto dal Ministero con l’obiettivo di mettere in condivisione istanze, pareri e iniziative da porre in essere rispetto alle molteplici criticità che si sono, nel tempo, palesate rispetto alla questione del transito delle merci dalle Alpi.
L’Italia si è fatta promotrice della preparazione di un piano di azione per l’accessibilità dei valichi alpini in caso di eventi eccezionali che ne ostacolino il transito. Alle associazioni datoriali è stato chiesto di contribuire con l’obiettivo di realizzare un piano completo ed efficace.
Al tavolo si sono riuniti:
- Capo di Gabinetto del MIT
- Capo della Segreteria Tecnica del Ministro
- Coordinatore e Consigliere Diplomatico del MIT
- Direzioni generali MIT
- Polizia di Stato
- Polizia Stradale
- ANAS
- RFI
- Albo Autotrasportatori
- Associazioni dell’Autotrasporto
Situazione critica per l’autotrasporto ai valichi alpini
La FIAP, presente con il Coordinatore della Segreteria Piero Savazzi, è intervenuta esprimendo consenso rispetto all’iniziativa, che giunge in un momento di forte interesse sull’argomento anche a livello europeo.
I divieti di transito imposti unilateralmente dall’Austria e il blocco del traffico legato ad eventi naturali hanno limitato la funzionalità di importanti infrastrutture. Una situazione aggravata poi dalle limitazioni connesse alla esecuzione di lavori di ristrutturazione e aggiornamento di alcune importanti arterie di comunicazione tra nord e sud Europa.
Il quadro assume un’elevata rilevanza strategica soprattutto guardando ai numeri dell’import-export italiano.
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Fiap: avviare la valutazione di un Piano d’azione
Fiap ha messo in evidenza la conoscenza e l’impegno profuso dalla Federazione sul tema valichi alpini e autotrasporto, soprattutto in sede europea attraverso l’IRU, ha spiegato Savazzi al termine dell’incontro.
Sono contestualmente stati messi in evidenza quegli elementi necessari per avviare la valutazione di un Piano d’azione. Tra questi, la conoscenza di alcuni dati oggettivi come la capacità residua di trasferimento modale strada/treno e il dato sul passaggio delle merci.
“Non vi è dubbio che abbiamo acceso e bene l’attenzione sul tema e l’azione messa in atto presso la Corte di Giustizia EU dal Ministro Salvini e dal Governo, contro i divieti austriaci che contrastano con il principio della libera circolazione delle merci, deve essere sostenuta anche attraverso queste iniziative”, ha concluso Savazzi.