Sistri: Unatras e Anita chiedono un incontro urgente a Orlando
Le associazioni dell’autotrasporto aderenti a Unatras, insieme ad Anita, hanno indirizzato nei giorni scorsi una lettera al Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, chiedendo un urgente incontro circa l’attivazione del nuovo sistema di gestione della tracciabilità dei rifiuti denominato Sistri, prevista per il 1 ottobre 2013.
La missiva è stata inviata “dopo aver esaminato la grave situazione determinatisi con il decreto legge 101/2013, che impone l’entrata in vigore del Sistri dal 1° ottobre 2013 per i rifiuti pericolosi”, spiega un comunicato Fiap, Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali aderente a Conftrasporto e ad Unatras.
Nella lettera sono stati presi in esame diversi punti rispetto alle perplessità delle associazioni: “Non si ritiene affatto possibile che il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti Sistri possa entrare in vigore il 1° ottobre 2013, così come imposto dall’articolo 11 del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101. La disciplina normativa ed amministrativa del Sistri presenta ancora tutte le difficoltà operative più volte rappresentato al Ministero, compresa la discriminazione a favore dei vettori esteri. La decisione unilaterale di far partire il sistema soltanto per ‘le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio o intermediazione di rifiuti pericolosi…’ aggrava maggiormente la posizione dei vettori, che per oltre sei mesi devono svolgere le operazioni previste dal Sistri in nome e per conto dei produttori (stampando dall’ufficio la doppia scheda Sistri), mentre nello stesso tempo i produttori sono comunque soggetti a redigere il formulario cartaceo d’identificazione dei rifiuti (FIR) in quattro copie. Il repentino avvio del nuovo sistema potrebbe determinare possibili paralisi nell’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti speciali pericolosi negli ospedali, nelle acciaierie, nelle industrie (con le ceneri di abbattimento dei fumi), nel polo della chimica (con solventi e acidi da smaltire) e nei locali di numerosi altri importanti produttori”.
Unatras ed Anita restano in attesa di una convocazione da parte del Ministro, riservandosi, in caso contrario, di assumere tutte le iniziative di natura sindacale a tutela delle proprie imprese associate, concludono le associazioni nella missiva.
Anche Trasportounito critica pesantemente il sistema e annuncia oggi “una raccolta di firme per la cancellazione totale del sistema, mai entrato in funzione, di tracciamento dei trasporti di rifiuti sul territorio nazionale, nonché per il rimborso e il risarcimento danni relativi contributi ‘estorti’ e imposti agli autotrasportatori, obbligati a dotare i loro mezzi di strumenti rivelatisi del tutto inutili”.
“Circa 350.000 imprenditori – sottolinea Trasportounito in una nota – sono stati obbligati, nel triennio 2010-2012, a versare complessivamente 500 milioni di euro di contributi per adeguarsi alle regole del SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti – si veda www.sistri.it) acquistando gli appositi dispositivi black box: soldi buttati via, visto il sistema di tracciabilità dei rifiuti non ha mai funzionato”.