Camion più lunghi e pesanti: le imprese europee del trasporto ferroviario criticano la proposta Ue
L’orientamento è emerso nel corso della conferenza stampa internazionale “Weights & Dimensions Directive in road transport: disastrous for EU Green Deal and taxpayers”
Il mondo del trasporto ferroviario merci contro la Direttiva UE “Pesi e Dimensioni”: “Porterà oltre 10milioni di camion in più sulle strade”.
Questo l’orientamento messo in chiaro nel corso della conferenza stampa internazionale “Weights & Dimensions Directive in road transport: disastrous for EU Green Deal and taxpayers”.
L’evento è stato promosso da Rail Freight Forward (RFF), una coalizione di aziende europee di trasporto ferroviario merci con l’obiettivo di ridurre l’impatto sul pianeta e sulla mobilità collettiva.
Nel corso dell’incontro si è fatto il punto sugli impatti negativi della Direttiva EU dedicata al trasporto merci su strada, in corso di valutazione da parte del Parlamento Europeo.
La commissione Trasporti (Tran) del Parlamento Ue sostiene che camion e autobus a emissioni zero potrebbero essere più lunghi e pesanti per ridurre il numero di viaggi e favorire la transizione climatica. La proposta punta dunque ad aumentare il peso (di quattro tonnellate) e la lunghezza massima degli autocarri a emissioni zero, per compensare lo spazio e il peso necessari per l’installazione di batterie o celle a idrogeno e per fornire una maggiore capacità di carico.
La tesi degli operatori ferroviari è che qualsiasi iniziativa che favorisca ulteriormente il trasporto su strada, “senza promuovere un reale progresso verso gli obiettivi di sostenibilità, potrebbe compromettere gravemente gli sforzi volti a realizzare un trasporto merci più ecologico in Europa”.
Trasporto ferroviario penalizzato: “Sulle strade europee oltre 10 milioni di camion in più”
Sabrina De Filippis, CEO di Mercitalia Logistics, capofila del Polo Logistica del Gruppo FS, ha dichiarato che la direttiva UE porterà sulle strade europee oltre 10 milioni di camion in più, per oltre 6,6 milioni di tonnellate ulteriori di CO2 rispetto ai livelli attuali.
Secondo i dirigenti delle imprese, la proposta nella sua versione attuale, compromette gli obiettivi di sostenibilità del Green Deal per l’Europa per il 2030 e
Leggi anche – Imprese, contributi a fondo perduto: domande dal 5 al 19 marzo
Imprese, contributi a fondo perduto: domande dal 5 al 19 marzo
“porta una perdita significativa per tutte le imprese del settore”.
L’impatto ambientale e sociale dell’aumento del numero di camion in circolazione è uno degli aspetti che crea maggiore preoccupazione: i dati evidenziati dagli organizzatori infatti mostra il possibile incremento di oltre 10 milioni di camion con il relativo aumento delle emissioni di CO2.
La stima è di oltre 6,6 milioni di tonnellate aggiuntive rispetto ai livelli attuali.
Dal quadro emergerebbero dunque anche criticità legate alla sicurezza stradale, l’effetto sulle infrastrutture e al “pesante carico finanziario che graverà sui contribuenti europei”.
Possibile calo del 21% del trasporto ferroviario merci
Altra questione che suscita le perplessità del mondo degli operatori ferroviari è la possibile riduzione dell’interesse a promuovere il trasporto combinato gomma-ferro con l’introduzione di autocarri più pesanti e di grandi dimensioni per le lunghe distanze.
Ciò causerebbe uno spostamento modale inverso con una diminuzione prevista del 16% nel trasporto combinato strada-ferrovia e del 21% nel trasporto merci su rotaia.
Oltre all’AD di Mercitalia, al dibattito hanno preso parte Sigrid Nikutta, CEO di DB Cargo e presidente di Rail Freight Forward; Clemens Först, CEO del Gruppo ÖBB Rail Cargo; Frédéric Delorme, CEO di Rail Logistics Europe e Fret SNCF; Dirk Stahl, CEO di BLS Cargo e presidente di Erfa.
Il CEO di BLS Cargo e presidente di Erfa, Dirk Stahl, ha sottolineato che l’introduzione di camion più pesanti potrebbe essere controproducente e ha chiesto una revisione della direttiva per garantire una soluzione che benefici tutto il settore dei trasporti.
Riduzione degli incentivi per il trasporto combinato su strada e ferrovia?
“La direttiva proposta, sotto il pretesto di favorire l’installazione di batterie nei camion elettrici, potrebbe eliminare gli incentivi per il trasporto combinato su strada e ferrovia per i veicoli da 44 tonnellate e aprire la strada all’uso diffuso di camion giganti (gigaliner) in tutta l’UE. Questo cambiamento avrebbe gravi conseguenze sulla sicurezza e sull’infrastruttura stradale”, ha sottolineato da Sigrid Nikutta, CEO di DB Cargo e presidente di Rail Freight Forward, e Clemens Först, CEO del Gruppo ÖBB Rail Cargo.
Frédéric Delorme, CEO di Rail Logistics Europe e Fret SNCF, invece, ha messo in discussione il motivo per cui il settore stradale sia favorito nonostante consumi sette volte più energia rispetto a quello ferroviario.
Le associazioni del settore ferroviario, concordando sull’importanza di rivalutare la proposta di modifica alla luce degli obiettivi di sostenibilità dell’Unione Europea.