Divieti Brennero: procedura contro l’Austria, le associazioni dell’autotrasporto a favore dell’azione del Governo
La posizione in una lettera al Vice Presidente esecutivo della Commissione europea Margrethe Vestager, al Commissario dei Trasporti Adina Vălean e al Commissario per il Mercato Interno Thierry Breton
A metà febbraio, il MIT ha comunicato che l’Italia ha inviato a Bruxelles una lettera firmata dal Ministro Raffaele Fitto sul tema divieti Brennero.
Nella missiva si chiede l’avvio di una procedura di infrazione contro l’Austria per le limitazioni di transito sull’asse. L’intervento è stato caldamente sollecitato dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
L’intero panorama delle associazioni di rappresentanza del settore dell’autotrasporto e della logistica e Uniontrasporti (società in house del sistema italiano delle Camere di Commercio) ha voluto esprimere il pieno appoggio alla richiesta del Governo italiano.
Il comparto, con una nota diffusa oggi, ha comunicato di aver espresso tale posizione in una lettera inviata a:
- Vice Presidente esecutivo della Commissione europea Margrethe Vestager
- Commissario dei Trasporti Adina Vălean
- Commissario per il Mercato Interno Thierry Breton
Rimuovere i divieti: Brennero corridoio strategico
Secondo le associazioni, che da anni invocavano un intervento risolutivo della Commissione europea, i divieti tirolesi minano la libera circolazione delle merci. Non solo: ledono l’equa concorrenza nell’Unione e finora hanno prodotto danni diretti e indiretti all’economia italiana per oltre 2 miliardi di euro.
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Le associazioni, ricordando la strategicità del corridoio del Brennero per l’interscambio delle merci tra gli Stati membri, hanno evidenziato le criticità e i disagi operativi derivanti dai singoli divieti imposti dal Tirolo.
Gli impatti sociali negativi dei divieti al Brennero
Il settore sottolinea anche una possibile contraddizione della politica austriaca rispetto alle motivazioni di tutela ambientale: le limitazioni, infatti, sembrano non sussistere per il traffico con origine o destinazione in Tirolo.
Si sottolineano poi gli impatti sociali negativi che generano “in termini di sicurezza della circolazione e salute degli autisti”.
“L’auspicio è che ora la Commissione europea adotti un parere motivato nel più breve tempo possibile, intimando all’Austria di rimuovere i divieti tirolesi al fine di ripristinare la libera circolazione delle merci e con essa una equa concorrenza nel Mercato Unico”, conclude la nota.