ANFIA: trend positivo per il mercato degli autocarri nei primi sei mesi del 2024
Il mercato degli autocarri prosegue nel suo trend di crescita, registrando un rialzo a doppia cifra. Per ANFIA questa tendenza è una chiara dimostrazione della volontà degli operatori del settore di investire nel rinnovo delle flotte destinate al trasporto merci.
Nel mese di giugno 2024, il mercato autocarri è cresciuto del 23,8% rispetto allo stesso periodo del 2023, questi i dati diffusi da ANFIA.
Sono stati rilasciati 3.456 libretti di circolazione di nuovi autocarri e 1.447 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con PTT superiore a 3.500 kg, suddivisi tra rimorchi (139) e semirimorchi (1.308).
Osservando invece i dati di vendita e immatricolazione relativi al primo semestre 2024, secondo ANFIA, la crescita è stata pari al 10,5% per quanto concerne l’immatricolazione di nuovi autocarri (16.782 unità) e 7.167 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti.
Quattro le aree del Paese che registrano una crescita più consistente nel Q2 2024:
- Nord-Est +16,9%
- Sud e Isole +10,6%
- Nord-Ovest +7%
- Centro +5,7%.
Crescita ancora più consistente per quanto concerne i veicoli sopra le 3,5 e 5 tonnellate (+131,5%).
Anche per i veicoli pesanti sopra le 16 tonnellate, nel mese di giugno la crescita è stata a due cifre (+10%).
Per i veicoli sopra le 5 tonnellate e fino a 8 tonnellate, la crescita è stata del +5%.
I veicoli sopra le 8 e fino a 12,5 tonnellate sono cresciuti, sempre in termini di immatricolazioni, del +2,7%.
ANFIA: analisi mercato autocarri
Passando all’analisi del mercato autocarri per alimentazione, nei primi sei mesi del 2024 i veicoli alimentati a gas hanno subito un rialzo consistente nei primi sei mesi del 2024.
La crescita è stata del 2,1% per un totale di 352 unità.
La quota di autocarri elettrici e ibridi (gasolio/elettrico), scendono allo 0,9% contro l’1,1% del primo semestre 2023.
“La prosecuzione della crescita delle immatricolazioni degli autocarri registrata nel mese di giugno testimonia la volontà degli operatori del settore di investire nel rinnovo delle flotte dei veicoli destinati al trasporto merci“, commenta Luca Sra, Delegato ANFIA per il trasporto merci.
“A fronte di un parco circolante tra i più vecchi in Europa, per realizzare concretamente la sostituzione dei veicoli più vetusti con mezzi nuovi a basse e a zero emissioni di ultima generazione si ribadisce la necessità di adottare una politica di sostegno al settore dell’autotrasporto che sia caratterizzata da una prospettiva pluriennale e da stanziamenti adeguati, prevedendo inoltre premialità specifiche per la rottamazione di veicoli di classe inferiore a Euro IV in occasione dell’acquisto di un veicolo nuovo.
Tale programmazione pluriennale, come già ribadito dalle associazioni della filiera automotive e dell’autotrasporto, dovrà operare nel rispetto del principio della neutralità tecnologica, riconoscendo il contributo di tutte le motorizzazioni disponibili sul mercato in grado di garantire risparmi emissivi, a partire dal gas naturale (compresso o liquefatto) e dal diesel, valorizzando così la filiera italiana dei rispettivi biocarburanti (biometano e HVO).
Si rinnova inoltre l’invito a ripristinare ulteriori misure abilitanti degli investimenti sostenibili come il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali applicato ai veicoli di ultima generazione”.
ANFIA: rottamazione ed Euro IV
“Oltre al trend negativo del mercato del primo semestre rispetto allo scorso anno, i costruttori stanno registrando un significativo calo degli ordini, premessa che non fa certo presagire una ripresa nel breve periodo“, afferma Massimo Menci, Presidente della Sezione Rimorchi di ANFIA.
“Purtroppo, inoltre, la prossima finestra di incentivi alla domanda per i rimorchi e semirimorchi non darà un contributo incisivo, sia per le pochissime risorse dedicate che per la solita limitazione ai mezzi per l’intermodalità.
ANFIA prosegue le interlocuzioni con il MIT e gli stakeholder associativi del trasporto merci per l’adozione di un piano straordinario di transizione che acceleri il rinnovo del parco per renderlo più sicuro ed efficiente”.