Regione Toscana: rivedere i tagli a Intercity e Frecciabianca
“Rivedere il taglio degli Intercity e Frecciabianca della linea Tirrenica, altrimenti sarà battaglia al fianco della Regione Toscana”. Così si è espresso l’assessore alla mobilità del Comune di Pisa, David Gay, che ha criticato la decisione di Trenitalia di tagliare alcuni treni veloci.
Questa decisione, ha proseguito l’assessore, “va nella direzione diametralmente opposta a quella in cui sarebbe necessario muoversi: invece di andare verso il rafforzamento del trasporto pubblico regionale che versa in condizioni di gravi difficoltà, si privano i cittadini di tutta la Toscana costiera di linee importanti e utilizzate soprattutto dalle utenze più deboli, quali giovani studenti o anziani, che per motivi economici o geografici non possono salire sui Freccia Rossa dell’alta velocità”.
“Spero – ha sottolineato Gay – che la Conferenza Stato-Regioni non solo blocchi questa decisione, ma avvii anche una riflessione per assicurare un servizio confortevole, puntuale e veloce alle migliaia di cittadini che utilizzano il trasporto ferroviario regionale e quello delle linee Intercity e Freccia Bianca, non escludendo la possibilità di applicare una sovrattassa alla prima classe dell’alta velocità per finanziare il resto del servizio come ipotizzato anche dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi”.
Anche il Sindaco di Viareggio Leonardo Betti ha supportato le dichiarazioni dell’assessore alla mobilità del Comune di Pisa: “E’ inammissibile che Trenitalia voglia privilegiare solamente i convogli ad alta velocità e facendo così il contrario di quello che in realtà servirebbe in Toscana”.
“Credo che sia giunto il momento di ripensare la rete dei collegamenti nella grande area compresa tra la Versilia, Pisa, Lucca e Livorno: al di là dei treni, sarebbe il caso di potenziare le linee e consentire di spostarsi velocemente tra queste tre province. Trenitalia – ha concluso il sindaco– dovrebbe continuare a preoccuparsi delle criticità dei treni regionali in Toscana, utilizzati ogni giorno da migliaia di studenti e lavoratori pendolari”.