Mercato dell’auto in calo: ad agosto immatricolazioni al -13,4%
Lo spint degli incentivi non basta per risollevare il mercato: l’appello di Unrae
È stato un agosto freddo per il mercato dell’auto. Dopo la crescita timida degli ultimi mesi, trainata anche dall’arrivo degli incentivi, le immatricolazioni hanno subito un brusco calo.
Secondo i dati forniti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, ad agosto 2024 si sono registrate con 69.121 nuove immatricolazioni, in flessione del 13,4% rispetto alle 79.787 dello stesso mese del 2023.
Il cumulato annuale, dopo la frenata di agosto, si ridimensiona: nei primi otto mesi del 2024 il mercato si è fermato a un poco esaltante +3,8% rispetto al 2023, per un totale di 1.080.447 unità. Un dato di molto inferiore (-18,5%) rispetto allo stesso periodo del 2019, anno precedente agli effetti deleteri della pandemia.
Mercato dell’auto: canali di vendita e motorizzazioni
Secondo le elaborazioni di Unrae, il mercato automobilistico di agosto ha mostrato, nel complesso, segnali contrastanti, con una flessione generale in quasi tutti i canali di vendita, ad eccezione del noleggio a breve termine che è invece sensibilmente cresciuto.
LW notizie più interessanti, soprattutto in un’ottica di transizione energetica, arrivano sul fronte delle motorizzazioni. Durante lo scorso mese, il motore a benzina ha perso 1,6 punti percentuali, fermandosi al 28,1% di quota e il diesel è sceso al 13,4%, con una perdita di 3,6 punti. Il mercato delle vetture ibride è stato invece l’unico a mostrare un’impennata, con una quota di mercato del 40,6% ad agosto, suddivisa tra il 12,4% per le full hybrid e il 28,2% per le mild” hybrid. Nessun cambiamento rilevante, infine, sulle auto alla spina: le auto elettriche (BEV) hanno mantenuto una quota deludente del 3,7%, mentre le ibride plug-in (PHEV) si sono fermate al 3,5%.
Mercato dell’auto in crisi: l’appello di Unrae
I dati sono stati così commentati dall’Unione dei costruttori esteri: “C’è necessità di scelte cruciali per supportare la transizione energetica, a partire dal recupero di ulteriori 250 milioni di euro (parte del miliardo previsto per il 2025) sottratti dal DL Coesione, l’eliminazione del price cap per le auto della fascia 0-20 g/Km o, in alternativa, la sua equiparazione a quello della fascia 21-60 g/Km. Queste iniziative devono far parte di un più ampio piano strategico triennale per il 2025, 2026 e 2027”. L’appello dell’Unrae si allarga alla necessità di riformare il trattamento fiscale delle auto aziendali, rivedendo la detraibilità dell’IVA e la deducibilità dei costi in funzione delle emissioni di CO2, e riducendo il periodo di ammortamento a tre anni.