Enac delibera il Regolamento per i Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto
Arriva il Regolamento per i Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto (APR). Lo ha deliberato il Consiglio di Amministrazione dell’Enac nella seduta del 16 dicembre. Il Regolamento fornisce i requisiti per assicurare l’impiego di questi mezzi in condizioni di sicurezza, in attuazione dall’articolo 743 del Codice della Navigazione.
La diffusione degli Apr negli ultimi tempi sta crescendo esponenzialmente in diverse attività quali, ad esempio, quelle di sorveglianza del territorio, di rilevamento delle condizioni ambientali, di trasmissione dati, di riprese aeree, di impieghi agricoli. Sono utilizzati anche per applicazioni in ambienti ostili come monitoraggio di incendi, ispezioni di infrastrutture e di impianti, sorveglianza del traffico stradale o, ancora, compiti di ordine pubblico.
L’Enac è una delle prime autorità a pubblicare una regolamentazione del settore. Non esiste ancora, infatti, uno standard di riferimento europeo, che è tuttora in fase di studio, sia a livello comunitario, sia dell’ICAO (International Civil Aviation Organization).Il Regolamento, che verrà seguito a breve da una Circolare applicativa, entrerà in vigore dopo 60 giorni dalla sua pubblicazione sul sito dell’Enac www.enac.gov.it.
Il documento che stabilisce le condizioni e i requisiti per le operazioni di volo in sicurezza, distingue due tipologie di Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto:
– Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR) mezzi impiegati o destinati all’impiego in operazioni specializzate (lavoro aereo). – Aeromodelli mezzi impiegati esclusivamente per scopi ricreazionali e sportivi e che non sono considerati aeromobili ai fini del loro assoggettamento alle previsioni del Codice della Navigazione.
Al fine di determinare i requisiti per l’ottenimento delle autorizzazioni a operare e le diverse modalità di accesso allo spazio aereo, il Regolamento suddivide i Sistemi Aerei a Pilotaggio Remoto in due categorie di peso:
– inferiore a 25 kg – uguale o maggiore a 25 kg.
Per quanto attiene la fascia di peso più bassa, la disciplina è basata sul concetto di autocertificazione nel caso di operazioni di volo non critiche, ovvero attività che prevedono uno scenario nel quale, in caso di emergenza, un danno a terra a persone o cose è valutato estremamente improbabile. Le operazioni di volo critiche, invece, devono essere autorizzate dall’Enac che, sulla base della dichiarazione presentata dall’operatore, stabilisce gli accertamenti necessari tenendo conto della complessità del sistema e della criticità degli scenari operativi. Tra queste operazioni si annoverano il sorvolo di aeree congestionate, di assembramenti di persone, di agglomerati urbani, infrastrutture, impianti industriali, linee ferroviarie ecc. Per i Sistemi Aeromobili Pilotaggio Remoto di peso superiore ai 25 kg, invece, è sempre prevista una certificazione del mezzo aereo e una autorizzazione all’operatore aereo, indipendentemente dalla criticità delle operazioni di volo. Per tali mezzi, infatti, si mantiene la stessa tipologia di regolamentazione in uso per gli aeromobili tradizionali, certificazioni di aeronavigabilità e autorizzazione all’impiego.
L’Enac ha in programma iniziative rivolte all’utenza per favorire l’applicazione del Regolamento, come un workshop che si svolgerà in gennaio, in data da stabilire, e una sezione di FAQ (Frequently Asked Questions) sul proprio sito.