L’Enac spinge per l’aeroporto di Comiso
Si allungano i tempi per l’acquisizione dell’aeroporto siciliano di Comiso da parte dell’Enac. La Regione Sicilia, attraverso il suo presidente Raffaele Lombardo, ha manifestato perplessità e non ha ancora firmato il Protocollo d’Intesa che dovrebbe sancire la gestione dell’Enac.
Se la questione non si risolverà rapidamente, l’Enac dovrà rivolgersi governo per l’unica alternativa possibile: il trasferimento dell’aeroporto dal Ministero della Difesa a quello dei Trasporti e da questo all’Ente dell’aviazione civile, con successiva gara europea (prevista dal Codice della Navigazione), per l’affidamento in gestione.
In merito all’aeroporto di Comiso, il Ministero dell’Economia e quello delle Infrastrutture hanno sottoscritto un Accordo di Programma Quadro per il Trasporto Aereo che prevede la trasformazione della base militare in aeroporto civile con finalità prettamente commerciali. In seguito, l’aeroporto è stato configurato quale componente del sistema integrato aeroportuale della Sicilia orientale (insieme a Catania) ed inserito tra gli scali oggetto di cambio di status da militare a civile.
L’aeroporto di Comiso, inoltre, rientra tra gli aeroporti beneficiari dei finanziamenti di cui alla legge 102/2009 (conversione decreto anticrisi), destinati a trasferire l’assistenza alla navigazione aerea dall’Aeronautica Militare all’Enav: per lo scalo siciliano l’importo previsto ammonta a circa 3 milioni di euro.