Autotrasporto: Aitras chiede concretezza dopo l’incontro con Girlanda
Nella riunione di ieri convocata dal sottosegretario Rocco Girlanda a cui hanno partecipato le associazioni dell’autotrasporto Aitras, Aias, Trasportounito e Movimento Autonomo Autotrasportatori, sono state affrontate nuovamente le problematiche dell’autotrasporto.
“Riguardo alla rappresentanza nei tavoli istituzionali l’Aitras e l’Aias potranno essere presenti in quanto membri della Consulta regionale dell’autotrasporto della Sicilia – spiega Aitras in un comunicato in cui sintetizza i punti fissati nel corso della riunione -; convocazione degli armatori operanti sullo Stretto di Messina già la prossima settimana in merito al costo del biglietto; per l’ecobonus 2010, per il cui pagamento il MIT è in attesa delle risorse da parte del Ministero dell’Economia, il MIT emetterà in favore delle aziende creditrici una lettera attestante il credito che può essere utilizzata per accedere al credito presso le banche; per recuperare la perdita dei 30 milioni di euro dell’ecobonus 2011 il sottosegretario si attiverà con il Ministro Lupi affinché si faccia portavoce in U.E. per ripristino di tali somme giustificandole come strumento per diminuire le distanze economiche e migliorare le condizioni delle aree svantaggiate come la Sicilia e la Sardegna; per i tempi di pagamento, l’introduzione di solleciti di natura fiscale per i committenti; attivazione a breve del tavolo tecnico Stato-Regione Sicilia per le risorse promesse per la riqualificazione del trasporto merci siciliano”.
“Prendiamo atto dell’apertura e della diponibilità al confronto del sottosegretario Girlanda – scrive Salvatore Bella, presidente Aitras, nella nota – ma il tempo delle chiacchere è finito, bisogna passare immediatamente ai fatti. Se il sottosegretario ci porta risultati concreti nel giro di 15 giorni saremo in grado di fermare gli autotrasportatori che sono pronti ad attuare azioni di protesta selvaggia e incontrollata. Abbiamo ribadito durante l’incontro che non siamo assolutamente d’accordo con il metodo di ripartizione dei 330 milioni destinati alla categoria che, come al solito, foraggiano le lobby delle associazioni nazionali e poco o nulla porteranno nelle tasche degli autotrasportatori; abbiamo spiegato al sottosegretario che non siamo contro il rimborso sui pedaggi autostradali, ma contro l’attuale sistema a scaglioni per cui il singolo autotrasportatore non può autonomamente gestire il rimborso, costretto a “passarre” sotto i consorzi legati alle associazioni nazionali che trattengono quote importanti del rimborso sotto voci varie, quali ‘commissioni, spese di gestione, percentuali di spettanza’”.