Anfia: bene rimorchi e veicoli leggeri
“Eravamo sull’orlo del baratro. Si è evitata una depressione stile ’29, ma abbiamo vissuto una profonda recessione”. Così il presidente Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) Eugenio Razelli in apertura dell’assemblea pubblica che si è tenuta ieri mattina a Roma. All’assemblea erano presenti, tra gli altri, Sergio Marchionne, amministratore delegato Fiat e Bartolomeo Giachino, sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti.Tra il 2007 e il 2009, evidenziano dati Anfia, si è segnato un valore negativo per circa 6 milioni di veicoli nel mercato mondiale. In Italia, il mercato 2010 chiuderà con un calo significativo attestandosi con un numero di immatricolazioni leggermente superiore a 1,9 milioni di unità. Sul fronte veicoli industriali è stato segnalato un ulteriore calo dopo quello del 2009, ma reggono i veicoli commerciali leggeri e, soprattutto, rimorchi e semirimorchi che registrano un + 13% grazie agli incentivi voluti dal Governo. “Voglio ricordare l’importanza della mobilità delle merci, per cui occorre sviluppare un sistema della logistica competitivo, più in linea con gli standard europei”, ha aggiunto Razelli, sottolinenando che “l’incidenza del costo della logistica sul valore del prodotto è del 22% in Italia contro il 14% in Europa”. Un dato analizzato dal sottosegretario ai Trasporti Giachino, che ha anche incassato l’apprezzamento di Marchionne per l’apertura del Fondo per il credito alle Pmi anche all’acquisto dei veicoli industriali, un’apertura che ha già ricevuto la firma dei ministri interessati e che dovrebbe essere operativa nelle prossime settimane. Scissione Fiat e partnership con Chrysler, sono stati i principali argomenti che Sergio Marchionne ha portato all’attenzione dell’assemblea. “Fiat ha il privilegio di essere impegnata nel processo di rifondazione dell’auto americana”, ha detto l’amministratore delegato Fiat, senza dimenticare di mettere in luce le difficoltà attraversate dal settore in questo momento. “La Fiat è un’industria che possiamo usare come strumento per compiere una svolta storica”, ha detto poi in chiusura l’ad Fiat.