Sicurezza Ferroviaria: FS scrive a Trasporti-Italia
Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci da Federico Fabretti, direttore centrale Comunicazione Esterna e Media del Gruppo FS Italiane.
“Gentile Direttore,
Trasporti-Italia.com (6 marzo 2014) rilancia alcune affermazioni e dati diffusi dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (ANSF) enfatizzando una carenza di manutenzione che sarebbe causa del 35% degli incidenti.
È utile che i vostri lettori sappiano che la percentuale, riferita dall’ANSF, “del 35% degli incidenti, esclusi gli investimenti di persone” causati da “carenze manutentive” corrisponde, su oltre 3 milioni di treni circolati nel 2013, a 2 eventi. Analizzando nel dettaglio la Relazione ANSF si può rilevare anche che 77 degli “incidenti gravi” avvenuti nel 2013, complessivamente 100, sono ascrivibili all’“indebita presenza di pedoni sulla sede ferroviaria”. Dei restanti 23, gran parte è ricondotta a cause esterne quali indebito attraversamento dei passaggi a livello regolarmente chiusi, in violazione del Codice della Strada, frane, alluvioni e investimenti di animali.
Ribadiamo che la rete ferroviaria nazionale è conforme agli standard di sicurezza europei e, anche in presenza di guasti, la circolazione dei treni è sempre gestita in assoluta sicurezza grazie a specifici protocolli, ben noti all’ANSF. Evidenziamo, infine, che il Gruppo FS Italiane negli ultimi anni ha investito circa 9 miliardi di euro in nuove tecnologie sul fronte sicurezza”.
Risponde Claudia Montoneri
Prendiamo atto – ma del resto lo sapevamo già – della grande attenzione che Fs dedica alla sicurezza ferroviaria e a tutte le sue declinazioni. Tuttavia la precisazione non modifica la sostanza e i contenuti dell’articolo in questione http://www.trasporti-italia.com/articoli/articolo/15571, che si basava sulla relazione fornita dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie, consultabile anche sul sito di Ansf
http://www.ansf.it/documents/19/957787/rel_2013_28_feb_per_la_stampa_con_allegato.pdf.
A pagina 25 di questo documento si trova il diagramma che riassume il numero di incidenti gravi nel 2013 aggregati per cause principali. Dal grafico si evince che 77 sono stati quelli legati ai pedoni; dei restanti 23, 8 sono riconducibili a problemi di manutenzione. Quindi l’affermazione che il 35% degli incidenti, esclusi gli investimenti di persone, sono causati da carenze manutentive è corretta (8= 35% di 23), ovviamente dando per scontato che siano corretti i dati di Ansf.