I nuovi bus a guida autonoma di Busitalia e Qbuzz all’Innotrans 2024 di Berlino
L’obiettivo delle due aziende è quello di integrare il trasporto autonomo nei servizi di trasporto pubblico entro il 2040
Busitalia e l’olandese Qbuzz presentano i nuovi autobus a guida autonoma a InnoTrans 2024, la fiera internazionale dedicata al trasporto ferroviario e alla mobilità innovativa, in programma a Berlino dal 24 al 27 settembre.
Fiore all’occhiello delle due società del Gruppo FS Italiane è il bus a guida autonoma, una delle più avanzate tecnologie destinate a rivoluzionare il trasporto pubblico.
Sviluppati per rispondere a diverse sfide chiave del settore dei trasporti, tra cui l’aumento della mobilità e la necessità di ridurre i costi operativi, i bus sono dotati di autopilota retrofit a basso costo e di tecnologie all’avanguardia, come i sensori ad alta affidabilità e un sistema di controllo drive-by-wire.
Queste soluzioni permettono una gestione sicura e flessibile del veicolo, garantendo un servizio continuativo anche in aree e fasce orarie dove il trasporto pubblico tradizionale risulta meno sostenibile.
Busitalia opera secondo un approccio intermodale che integra la rete ferroviaria, sia nei centri urbani sia nelle aree extraurbane. A livello internazionale, la società del Gruppo Fs è attiva nei Paesi Bassi tramite Qbuzz, che porta a Innotrans la best practice del primo deposito per autobus autonomi nato nella città di Groningen.
Questo deposito automatizzato consente operazioni sicure e senza intervento umano, come il lavaggio, il rifornimento e il parcheggio dei veicoli. In questo modo, si riduce il rischio di incidenti e si libera spazio per ulteriori infrastrutture, come stazioni di ricarica per autobus elettrici.
L’obiettivo di Busitalia e Qbuzz è quello di sviluppare soluzioni che permettano di integrare il trasporto autonomo nei servizi di trasporto pubblico entro il 2040, migliorando l’efficienza e riducendo l’impatto ambientale.
Progetti come il deposito di Groningen e i test su corsie dedicate nel Nord-Olanda dimostrano la concreta fattibilità di queste tecnologie e la loro capacità di rispondere alle esigenze di mobilità di domani.