Trasporti, Lupi: più flessibilità nell’uso dei fondi Ue e pubblici
L’Italia intende “promuovere la definizione di una posizione congiunta sulla maggiore flessibilità di utilizzo, da parte degli stati membri, dei contributi pubblici e anche dei fondi strutturali 2014-2020 per finanziare progetti transfrontalieri di rilevanza europea”. Lo ha sottolineato oggi il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi durante l’audizione alla commissione Trasporti del Parlamento europeo. E ha aggiunto che i Paesi dell’Ue sono “frenati per la mancanza di sufficienti risorse e l’impossibilità di utilizzare quelle faticosamente stanziate a causa dei vincoli del Patto di stabilità”.
In tema di grandi reti infrastrutturali europee, secondo Lupi è necessario “segnare una discontinuità con il passato e superare il paradosso della finanza pubblica”. Parlando della rete di trasporto transeuropea, il ministro ha ricordato che “entro il 22 dicembre per ciascun corridoio che preveda almeno due frontiere e l’utilizzo di almeno tre modalità di trasporto verrà adottato un Piano di lavoro con la descrizione delle misure previste da ciascun Paese per la rimozione degli ostacoli fisici, tecnici, operativi e amministrativi”.
Lupi ha poi messo l’accento sulla necessità di un processo di liberalizzazione dei servizi ferroviari che “si attui in modo omogeneo, certo e con tempi prestabiliti in tutti gli stati membri” in modo da consentire “una corretta concorrenza a livello europeo non solo nei servizi di mercato, ma anche e soprattutto nei servizi pubblici locali”.