Gnv ricorre al Tar su Porto Torres
Grandi Navi Veloci ricorrerà al Tar in merito alla decisione dell’Autorità portuale di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres di non concedere l’autorizzazione a svolgere operazioni di imbarco/sbarco, movimentazione di merci e servizi ai passeggeri all’interno dell’area marittima demaniale. L’area, data a suo tempo in concessione, è anch’essa oggetto di un processo di revoca avviato da parte della Autorità portuale.
Le preoccupazioni di Gnv sono comprensibili. La compagnia genovese è presente tutto l’anno sulla linea Genova-Porto Torres-Genova, e durante la stagione estiva tra Genova e Olbia. Oggi ben 3,5 mln di euro del bilancio Gnv, di cui 2 mln solo per lo scalo turritano, costituiscono l’indotto delle operazioni sulla Sardegna della società. E le prenotazioni sulle linee Gnv per la Sardegna nel primo trimestre di quest’anno hanno segnato picchi del +20%, sulla sola linea per Porto Torres.
“Le motivazioni portate dall’Autorità portuale”, lamenta Gnv, “non sono però chiare: l’autorizzazione è stata infatti negata poiché ritenuta ‘irrituale’, mentre la revoca della concessione è stata avviata perché Gnv non è in possesso dell’art.16”, ovvero l’autorizzazione allo svolgimento delle operazioni portuali. Tuttavia, spiega la compagnia, “Grandi Navi Veloci è in possesso di tutti i richiesti requisiti di carattere tecnico e organizzativo, come di capacità finanziaria e programmatica, e intende dunque tutelare i propri interessi e gli interessi dei passeggeri”. A questo riguardo la società sta in questi giorni definendo una serie di incontri con le amministrazioni locali sarde.
“Ancora più preoccupante”, spiega una nota di Gnv, “appare l’ipotesi di trasferimento delle operazioni dal porto industriale al porto commerciale”. E questo sia per ragioni di sicurezza, sia per “l’aggravio di costi che le compagnie di navigazione dovranno sostenere per le difficoltà logistiche dello spostamento di tutte le operazioni al porto commerciale”. Inevitabili, avverte Gnv, i disservizi per passeggeri e operatori delle merci che insistono sull’area di Porto Torres.