A380: un gioiello nei cieli d’Egitto
Nella giornata di ieri, un Airbus A380 utilizzato per i test di volo ha sorvolato per la prima il cielo d’Egitto volteggiando sulle Piramidi. Si è trattato di un volo speciale, che conclude la visita dell’aeromobile alla fiera Avex International Airshow 2010 di Sharm El Sheikh. L’esperimento segue una serie di test per la verifica della compatibilità aeroportuale dell’A380 presso l’aeroporto Internazionale del Cairo.
L’Airbus tipo A380 si può definire un vero gioiello pieno di curiosità. Ciascun esemplare è composto da circa quattro milioni di pezzi, con 2,5 milioni di componenti provenienti da più di mille aziende situate in 30 nazioni sparse in tutto il mondo. Il ponte principale misura 49,7 metri, il ponte superiore 47,9 metri; sommandoli, si ottiene la distanza coperta dai fratelli Wright nel loro primo volo, ovvero 366,6 metri. Il volume dello spazio interno dei tre ponti è pari a 1.570 metri cubi, l’equivalente di 35 milioni di palline da ping-pong del diametro standard di 40 millimetri. Rimuovendo tutte le poltrone, un Airbus A380 potrebbe contenere dieci campi da squash (che in America misurano 56 metri quadri contro i 555 della superficie interna dell’aereo). Quanto al carburante, per riempire completamente i serbatoi di un A380 ci vorrebbero 21 camion-cisterna, perché la capacità totale è di 310 mila litri.
Durante la fase di decollo, le ali dell’aereo si flettono verso l’alto di oltre quattro metri, mentre la velocità di rullaggio può toccare le 235 miglia orarie, paragonabile ad una vettura di Formula 1. Il peso massimo che il carrello può sostenere, grazie alla struttura a sei ruote, è di 260 tonnellate, l’equivalente di 200 automobili VW Golf o Peugeot 206.
Vincenzo Foti