Trasporto persone: riunione Cas, Anav chiede chiarimenti sulle modalità di riposo
Era presente anche l’Anav (Associazione Nazionale Autotrasporto viaggiaori), oltre agli altri delegati provenienti da oltre 20 Paesi, europei e non, all’ultima riunione del 2014 della Commissione Affari Sociali (Cas), tenutasi in seno all’Iru (International Road Transport Union), a Bruxelles. Paola Galatino ha rappresentato il nostro paese in sede europea.
L’intento dell’associazione è chiaro: richiedere alla Commissione europea di formulare un parere legale per fare chiarezza sull’interpretazione restrittiva dell’articolo 8 del Regolamento 561/2006, applicata in particolare da Francia e Belgio.
In sostanza si richiede linearità tra la norma europea la quale prevede che “in trasferta, i periodi di riposo giornaliero e quelli settimanali ridotti possono essere effettuati nel veicolo, purché questo sia dotato delle opportune attrezzature per il riposo di tutti i conducenti e sia in sosta” e il comportamento dei due Stati membri che vietano, attraverso sanzioni, il riposo settimanale a bordo del mezzo.
Il problema, al momento non in fase di risoluzione, resta tra le priorità del programma del CAS anche per il 2015.
L’Anav per poter agire in maniera tempestiva ha chiesto alle aziende associate di segnalare ogni eventuale informazione o episodio, utile per poter raccogliere materiale, avvenuto nei due paesi coinvolti.
In occasione della riunione del Cas sono stati affrontati altri temi come l’individuazione di criteri e linee guida per l’effettuazione dei controlli su strada in ambito comunitario e il tema della cooperazione con le autorità preposte ai controlli in ambito europeo relativamente alla stesura di un “protocollo” sulla base del quale devono essere effettuati i controlli su strada.
Durante la riunione è stata approvata anche una bozza di accordo concluso dall’IRU con ECR e TISPOL, relativa alla individuazione di criteri e linee guida per l’effettuazione dei controlli su strada in ambito comunitario. In merito Anav ha sollecitato il rispetto del principio della proporzionalità dei controlli e della tempistica e durata degli stessi per quanto concerne i servizi lunga percorrenza e quelli turistici.
Altro punto focalizzato durante l’incontro è il tema della cooperazione con le autorità preposte ai controlli in ambito europeo relativamente alla stesura di un “protocollo” sulla base del quale devono essere effettuati i controlli su strada.