Porti Adriatico: l’Ue cofinanzia lo sviluppo del gas naturale liquefatto
Sviluppo di infrastrutture portuali per LNG (gas naturale liquefatto) e altre soluzioni a basso impatto ambientale. Sono gli obiettivi del masterplan per i porti dell’Alto Adriatico, che l’Unione europea cofinanzierà al 50% (322mila euro), all’interno dell’ultimo bando Ten-T.
Si tratta del primo progetto in Adriatico e Mediterraneo per lo stoccaggio e rifornimento del gas naturale liquefatto (LNG) e il primo progetto Europeo, che coinvolge anche Paesi extra Ue, con l’obiettivo di trovare adeguate soluzioni per l’uso di carburanti alternativi in linea con i trend dello shipping mondiale e in relazione alle infrastrutture locali e le caratteristiche ambientali.
Leader del progetto – denominato Poseidon Med-Costa II – è Qatar Energy Europe (società di consulenza del settore energetico appartenente ad un fondo di investimento del Quatar), che ha coinvolto partner di Grecia, Cipro, Qatar e operatori del calibro di Contship Italia e Grimaldi Group. A capitanare il progetto per il Napa sarà l’Autorità Portuale di Venezia (alla quale saranno cofinanziati 110mila euro), oltre che alla partecipazione dei porti di Trieste, Capodistria (Slovenia), Rijeka (Croazia), ciascuno con 70mila euro. Il co-finanziamento europeo è pari al 50%.
L’azione conferma l’interesse della UE nel supportare i futuri progetti di sviluppo dei porti Adriatici e dei Napa e contribuisce alla creazione di un piano strategico internazionale per la realizzazione un modello di sviluppo delle infrastrutture portuali in grado di accogliere e potenziare l’uso dell’LNG e delle altre fonti energetiche alternative. L’iniziativa, inoltre, analizza la possibilità di usare motori elettrici nelle aree portuali e di produrre investimenti per l’elettrificazione delle banchine.