Benzina: adeguare il costo ai livelli europei
“Bene l’intenzione del Ministero dello Sviluppo Economico di intervenire per eliminare il differenziale, da noi più volte denunciato, tra i prezzi italiani e quelli europei”.
Questo il contenuto di un comunicato diffuso da Federconsumatori e Adusbef in risposta alla presa di posizione del sottosegretario Stefano Saglia che ha annunciato “la riforma del settore carburanti, studiata dal governo per eliminare il differenziale tra i prezzi italiani e quelli europei, potrebbe prendere la strada di un provvedimento ad hoc”.
“È necessario, in tal senso – aggiungono le associazioni – che il protocollo sottoscritto con i rappresentanti della filiera petrolifera trovi applicazione al più presto, relativamente a 4 misure che riteniamo fondamentali ed indispensabili: la Commissione Istituzionale sulla doppia velocità; la razionalizzazione della rete e l’apertura alla vendita attraverso il canale della grande distribuzione; il blocco settimanale degli aumenti; l’abolizione della cifra relativa ai millesimi, dannosa e fuorviante ai fini di una reale comparazione tra i prezzi applicati delle diverse compagnie e dai diversi distributori”.
“Relativamente alle anomalie registrate nella determinazione dei prezzi dei carburanti, i fatti parlano chiaro – si legge ancora nel comunicato -. Mentre l’adeguamento al rialzo nella prima settimana di novembre è stato rapidissimo, sforando quota 1,40 Euro al litro, non sta avvenendo altrettanto per i ribassi che si sarebbero dovuti registrare a partire dal 15 novembre. I prezzi alla pompa, infatti, continuano ad essere superiori a 1,40 Euro al litro, con pesanti ricadute sulle tasche dei cittadini, pari a 72 Euro per costi diretti e 63 Euro annui dovuti alle ripercussioni che l’aumento dei carburanti determina sui prezzi dei beni di largo consumo, trasportati in larga parte su gomma”.