Siglato l’accordo sul contratto unico della mobilità
Il protocollo di intesa sul nuovo contratto unico della mobilità è stato ratificato da aziende e sindacati. Filt, Fit, Uil Trasporti, Ugl, Faisa, Orsa e Fast e Federtrasporto, Asstra e Anav hanno siglato l’intesa presso il ministero delle Infrastrutture e trasporti, presente il ministro Matteoli. “E’ un momento importante, cui siamo giunti attraverso un percorso partito a novembre 2008”, commenta il ministro, che definisce l’accordo “un primo passo per il riordino della materia in un settore, quello del trasporto pubblici, connotato da rapide e profonde trasformazione e dalla liberalizzazione dei servizi in itinere”.
Il ministro ha sottolineato che i lavori del tavolo saranno affiancati dalla “ripresa di un progetto di riforma del settore del trasporto pubblico locale”. La riforma è necessaria per migliorare la mobilità dei cittadini, favorire il pendolarismo dove c’è molto scontento e ridurre le criticità economiche e sociali derivanti dall’attuale assetto di regole”.
Soddisfatte le sigle sindacali. Per Claudio Claudiani, della Fit Cisl, “l’accordo è importante perché getta le basi per una regolazione del mercato del lavoro e consentirà alla mobilità regionale e ferroviaria una liberalizzazione più armonica, scongiurando un possibile dumping sul lavoro”. Per Giuseppe Caronia, segretario nazionale della Uil Trasporti, l’intesa è “una prima e fondamentale tappa per una politica organica del trasporto nel nostro Paese, che non privilegi nessuna categoria”. Caronia non si è lasciato sfuggire l’occasione per tornare sulla vicenda Tirrenia, augurandosi che il ministro metta “la stessa disponibilità mostrata nella mediazione” per l’accordo anche a disposizione di altri settori, “come la flotta pubblica e in particolare Tirrenia, che versa in una situazione di grande difficoltà”.