Treni Av: il Tar del Lazio rigetta il ricorso di Alstom
Il Tar del Lazio ha rigettato totalmente il ricorso di Alstom contro Ansaldo Breda-Bombardier. Il consorzio nei mesi scorsi si era aggiudicato la gara per fornire alle Ferrovie dello Stato 50 treni ad altissima velocita’ per un valore di 1,54 miliardi di euro. Il Tribunale amministrativo, nel rigettare definitivamente il ricorso, ha condannato il gruppo francese Alstom al pagamento di tutte le spese processuali.
La battaglia legale tra FS e AndaldoBreda-Bombardier, da una parte, e Alstom, dall’altra, è cominciata subito dopo l’aggiudicazione della gara, il 5 agosto scorso, da parte di Trenitalia per la fornitura di 50 nuovi treni ad alta velocità al consorzio italo-canadese, con la presentazione da parte del costruttore francese di un ricorso al Tar del Lazio per chiederne l’annullamento. Successivamente, il 27 agosto scorso, i giudici amministrativi con decreto cautelare avevano deciso una sospensiva, poi revocata il 29 settembre. In quell’occasione, il Tar del Lazio, a fronte delle difficoltà poste dal ricorso, aveva rinviato al 18 novembre (e poi al 2 dicembre, dal momento che Alstom aveva presentato, nel frattempo, ulteriori atti), la trattazione di merito, dando, di fatto, disco verde alla sottoscrizione del contratto tra Trenitalia e AnsaldoBreda-Bombardier, firmato, appunto, il 30 settembre scorso. Il 21 ottobre scorso, inoltre, il Tar del Lazio aveva rigettato la richiesta di Alstom di acquisire anche le parti dell’offerta tecnico-economica coperte da segreto industriale. Il Tar aveva ordinato l’esibizione della documentazione post aggiudicazione comprovante il possesso dei requisiti ma disponendo che rimanessero secretate, ai fini della tutela del know how industriale e commerciale, le parti dell’offerta di AnsaldoBreda e Bombardier, informazioni ritenute dalle due aziende sensibili.