Olbia-PortoTorres: l’autorità portuale si difende
Prosegue la “guerra delle banchine” nel nord Sardegna, tra le compagnie di navigazione e l’Autorità portuale di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres. Dopo l’annuncio di Grandi Navi Veloci (“ricorreremo al Tar su Porto Torres”), e le compagnie Strade Blu e Sardinia Ferries hanno reso note azioni legali contro il porto.
“Siamo stati costretti a chiedere l’intervento della magistratura: siamo impossibilitati ad ormeggiare le nostre navi in orari compatibili con le esigenze della clientela”, afferma l’Ad della Strade blu (il nuovo operatore che da alcune mesi sta cercando di entrare nel mercato delle rotte merci tra Olbia e Livorno), Virgilio Cimaschi. “Il nuovo piano accosti prevede che noi possiamo attraccare dalle 4 alle 8 del mattino, nonostante le banchine, sia dell’Isola Bianca che Cocciani, siano vuote: quella dell’autorità portuale è per noi una decisione irragionevole e immotivata”. Ma, conclude Cimaschi, “non ci fermeremo qui: siamo pronti a ricorrere al Tar e chiedere l’intervento urgente dell’Autorità marittima”.
Alle parole di Cimaschi si aggiunge la presa di posizione di Sardinia Ferries. “L’esposto presentato oggi”, spiega Euan Lonmon, Ad di Sardinia Ferries, “si accompagna alla recente sentenza del Tar Sardegna (29 aprile scorso) in merito alla controversia pendente fra l’Autorità Portuale di Olbia e Golfo Aranci e la compagnia dell’armatore Forship (Sardinia Ferries e Corsica Ferries), in cui il Tar ha disposto non solo l’annullamento del regolamento dell’Autorità Portuale che vietava l’autoproduzione delle operazioni portuali, ma ha anche disposto l’immediata trasmissione degli atti sia alla Procura della Repubblica, che alla Corte dei Conti per la verifica di eventuali responsabilità”.
Si difende il presidente dell’Autorità portuale, Paolo Piro. “Non c’e’ alcun atteggiamento di preclusione nei confronti della Forship”, spiega: “i moli dell’Isola Bianca non si toccano, non possono accogliere navi merci di qualsiasi compagnia per ragioni di sicurezza e per evitare che il traffico dei mezzi pesanti incida sullo sbarco e l’imbarco dei passeggeri. Restano il molo Cocciani, quello di Golfo Aranci e Porto Torres, prosegue Piro. “Le linee guida 2009 degli accosti stabiliscono di dare una priorità alle navi che viaggiano 365 giorni l’anno: al momento, quindi, le due compagnie, Moby e l’Armamento sardo. Quando la Strade blu, così come ci ha già assicurato, viaggerà tutti i giorni (anziché tre come accade ora, ndr), allora ridiscuteremo tutto”.