Sicurezza ferroviaria: nel 2014 in calo morti e incidenti in Italia
Il numero dei morti sui binari in Italia è in calo: dai 62 del 2013 ai 61 nel 2014. Scende anche il numero degli incidenti gravi e lievi. I dati emergono dalla “Relazione sulla sicurezza ferroviaria nel 2014” che l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (Ansf) ha presentato presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, alla presenza del presidente Michele Meta e del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi.
“L’obiettivo dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie – spiega Amedeo Gargiulo, direttore dell’ANSF – è quello di portare gli incidenti e le vittime a zero. I dati che presentiamo oggi sono confortanti ma c’è ancora molto da fare sul fronte delle procedure tecniche, della manutenzione e della sensibilizzazione dell’utenza verso i pericoli in ferrovia”.
Il trend italiano risulta essere sostanzialmente in linea con quello della media dei paesi europei. Ecco qualche dato nello specifico. Sulle 101 vittime (61 morti e 40 feriti gravi) registrate lo scorso anno, 88 sono i pedoni che hanno tenuto comportamenti indebiti in ambito ferroviario: 55 i casi di decesso per attraversamento dei binari a cui si aggiungono 33 feriti gravi. Gli altri possono essere riconducibili a problematiche legate agli aspetti tecnici, gestionali e manutentivi: tre operai investiti da un convoglio durante lavori in cantiere, due ferimenti gravi tra il personale delle imprese ferroviarie avvenuti in un urto contro una frana e in manovra. Sono passati dai 23 del 2013 ai 26 del 2014 gli incidenti gravi riconducibili a cause tecniche (come per esempio deragliamenti e collisioni).
Aumenta il numero di quelli legati all’indebita esecuzione di procedure ferroviarie: l’errata applicazione di procedure di esercizio e manovra ha generato 7 incidenti gravi, rispetto ai 3 del 2013. In aumento anche le conseguenze del dissesto idrogeologico e dell’indebita presenza di veicoli stradali sulla sede ferroviaria. Diminuisce invece la componente legata alle cadute dei passeggeri da treni in movimento e alla scarsa o cattiva manutenzione: l’incidenza sugli incidenti gravi passa dall’8% del 2013 al 5% del 2014. Ma continua ad essere la causa del 20% degli incidenti (gravi e lievi) e del 27,5% di tutti gli eventi in ferrovia. Inoltre, gli esiti dell’attività ispettiva di Ansf hanno evidenziato non conformità nel 10,8% dei controlli (5% sull’infrastruttura e 20% sui veicoli).
L’Ansf è scesa in campo con un’ampia campagna di sensibilizzazione coinvolgendo la Polizia Ferroviaria, la Federazione Italiana Pallacanestro e Rugby e molti uffici scolastici regionali. Ha inoltre chiesto alle imprese ferroviarie e al Gestore della rete un’azione incisiva di collaborazione per limitare gli accessi alle aree più a rischio. Tra il 1990 e il 2013 sono stati eliminati il 47% dei passaggi a livello. Il programma di soppressione continua, affiancato da una serie di misure per rendere questi “incroci” più sicuri.