Autotrasporto: le condizioni di lavoro degli autisti nel Libro Bianco dell’Ue
Nel progetto di relazione sulla messa in atto del Libro bianco 2011 sui trasporti dell’Unione europea troverà spazio anche un’armonizzazione delle condizioni di occupazione e lavoro degli autisti tra i vari Stati dell’Unione. Il traguardo è stato accolto con soddisfazione da Conftrasporto /Confcommercio che, insieme all’associazione francese FNTR, ha sostenuto con forza questa necessità.
Al punto 26 della relazione, si fanno, per il trasporto su strada, le seguenti richieste: quadri di politiche nazionali intesi allo sviluppo del mercato per quanto concerne i combustibili alternativi (metano, idrogeno, biocombustibili sostenibili compreso l’etanolo a base di melassa) e le automobili elettriche, nonché la messa in opera dell’attinente infrastruttura di rifornimento/di ricarica; un incremento complessivo del 40% entro il 2020, rispetto ai valori del 2010, del numero di aree di parcheggio sicure per i veicoli utilitari pesanti sulla rete transeuropea di trasporto e miglioramenti della loro qualità e delle norme igieniche; iniziative a garanzia dell’interoperabilità dei sistemi di telepedaggio; una valutazione, a opera della Commissione, dei regimi di tariffazione stradale e della loro compatibilità con i trattati sull’UE; una proposta legislativa che fissi limiti obbligatori alle emissioni medie di CO2 generate dai veicoli utilitari pesanti di nuova immatricolazione (autocarri, autobus e autobus da turismo), come già avviene per le automobili e i furgoni; un ciclo di prove riveduto, volto ad assicurare la riduzione di CO2 e delle emissioni inquinanti generate dai veicoli in condizioni reali di guida.
E infine: “l’adozione di un codice sociale per i lavoratori itineranti del trasporto su strada, che fronteggi altresì il problema del falso lavoro autonomo“.
Mentre il punto 5 del capitolo sulle motivazioni, riporta che: “La Commissione dovrebbe affrontare il problema della qualità del lavoro in tutti i modi di trasporto, con particolare riferimento alla formazione, alla certificazione, alle condizioni di lavoro e allo sviluppo della carriera, con l’obiettivo di creare posti di lavoro di qualità, sviluppare le competenze necessarie e rafforzare la competitività degli operatori di trasporto dell’Unione europea”.