Roma e Giubileo: ecco la fotografia del Censis su mobilità e Tpl
Cosa deve aspettarsi Roma sul fronte trasporti con l’avvento del Giubileo previsto a dicembre 2015? A fornirci dati utili è uno studio dell’istituto di ricerca socio-economica Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) che ha descritto nel lavoro “Roma verso il Giubileo” i principali temi da affrontare nell’agenda cittadina in vista dell’Anno Santo.
Uno dei problemi da sciogliere della Capitale è il traffico. Nell’ora di punta il trasporto pubblico assorbe solamente il 28% degli spostamenti, come mai? Sono due i motivi principali: l’enorme concentrazione di mezzi privati circolanti per un totale di 2,5 milioni di veicoli, di cui 1,9 di automobili, per un ammontare di 856 veicoli ogni 1.000 abitanti. Il secondo è l’inadeguatezza del tpl che rileva a Roma oggi una rete metropolitana pari ad un quarto di quella di Parigi e il 13% di quella londinese.
Quali le conseguenze? Una mobilità paralizzata con tempi medi di tragitto lunghissimi che nell’ora di punta riescono ad arrivare attorno ai 45 minuti a causa della congestione stradale, inficiando così gli spostamenti sia dei cittadini che dei turisti. Cosa ne pensano i romani? Per il 58% il fattore mancante è l’efficienza del trasporto pubblico che potrebbe sostituire i mezzi privati a patto che fosse un’alternativa funzionale. Per il 45% degli interessati l’implementazione dei servizi dovrebbe corrispondere ad un’adeguata ripresa della situazione occupazionale, mentre per il 21% del campione è la mancanza di attrezzature culturali il problema da risolvere.
Non solo tempi lunghi e malumore alla base dei limiti cittadini dovuti la trasporto privato, ad incidere sono anche l’inquinamento, il rumore e i 16.000 incidenti stradali annui, con oltre 20.000 feriti e circa 150 vittime.
La mobilità capitolina nel frattempo progredisce: negli ultimi vent’anni l’impegno per la modernizzazione della rete della metro si è intensificato. Degli attuali quasi 60 km di linee (compresa la tratta di 5 km Centocelle-Lodi della linea C di imminente apertura) il 47% è stato aperto dal 1995 a oggi con un ritmo di realizzazione, di 1,4 km l’anno, uguale a quello registrato a Milano nello stesso periodo. In questo modo sarà possibile dimenticare le attuali condizioni di spostamento su bus che pevedono tempistiche da 50 minuti per poco più di 10 km a causa della scarsa presenza di corsie preferenziali che obbligano i mezzi pubblici su gomma a rimanere incastrati nel traffico cittadino.
Il nuovo Piano urbano del traffico, da poco approvato, punta ad aumentare del 40% le corsie preferenziali e del 20% la velocità dei mezzi sugli assi portanti. In merito al biglietto di 1,50 euro, nonostante sia tra i meno cari d’Europa considerando che a Parigi costa 1,80 euro e a Berlino 2,70, ha fatto stimare al Comune il 35-40% di evasione sui mezzi di superficie.
Stando allo studio del Censis, altre informazioni utili riguardano le linee metro che vengono definite carenti e non in grado di accogliere il forte aumento dei flussi pendolari e turistici che negli ultimi vent’anni ha visto aumentare lo spostamento della popolazione verso l’estrema periferia in cui si trovano condizioni di vita a minor costo. Ai cittadini che abitano fuori dal Gra si aggiungono poi i pendolari residenti al di fuori dei confini comunali in ingresso verso la città: nel 2004 gli spostamenti giornalieri verso Roma originati dal resto della provincia erano 550.000, sono diventati 820.000 nel 2013. Anche l’impatto del turismo è rilevante: 16,3 milioni di turisti arrivati nel 2014 e quasi 39 milioni di presenze significano una media giornaliera di 107.000 persone in più che si concentrano soprattutto nella parte storica della città.
Infine, i romani preferiscono non cedere all’uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani nonostante la forte sensibilizzazione e i 258 km di estensione di piste ciclabili.
Barbara Gherardi