Sentenza Uber: Uggè (Confcommercio), ora necessaria una riforma
“Una sentenza che riconosce la necessità che chi trasporta persone in macchina deve essere un professionista quale requisito a garanzia di sicurezza e professionalità”. E’ questo il commento del vicepresidente di Confcommercio e presidente di Fai Contrasporto, Paolo Uggè, alla sentenza con cui il Tribunale di Milano ha disposto il blocco del servizio “Uber Pop” su tutto il territorio nazionale.
“Il Ministero deve passare ai fatti e affrontare una riforma che coinvolge tassisti, Ncc e intermediari del trasporto dettando regole che, peraltro, sono state recentemente riconosciute dall’Authority dei trasporti“, ha concluso Uggè.
Le organizzazioni sindacali e di categoria, locali e nazionali, dei tassisti e dei radiotaxi avevano presentato un ricorso cautelare ed urgente per chiedere l’oscuramento della ‘app’ Uber-Pop, uno dei servizi messi a disposizione dalla multinazionale americana Uber che permette a chiunque di fare il tassista senza licenza, e l’inibitoria dal servizio.