Con 8 nuove gru il Voltri Terminal Europa punta al Mediterraneo
Un investimento da 40mila euro per 4 gru da banchina che segue il precedente acquisto alla fine del 2014, dello stesso valore e per altrettante gru. A renderlo noto nei giorni scorsi è stato Gilberto Danesi, amministratore delegato di Voltri terminal europa, che ha spiegato che le nuove gru con un braccio di 25 fila di container (operative a partire dalla prima metà del 2016) permetteranno al terminal di lavorare con le navi più grandi e di migliorare ulteriormente le performance del VTE. L’acquisto è frutto delle relazioni con il gruppo PSA di Singapore, l’autorità portuale azionista del terminal, che con questo investimento punta evidentemente sullo scalo ligure.
“Il Vte, a ieri, ha fatto il 9,3 in più rispetto all’anno scorso con 565.786 teu – ha sottolineato ancora Danesi – e siamo il terminal che fa 24.5 movimenti ogni ora, mentre i nostri competitor si fermano a 15. Abbiamo 2mila camion di media al giorno, 2400 dopo i giorni di sciopero, con 32 minuti di carico e scarico medio. Attraverso questo, ingente, investimento potremo catturare nuovi traffici e siamo pronti a lavorare anche le navi da 16/18mila teu”.
Per il presidente dell’autorità portuale di Genova Luigi Merlo: “otto nuove gru che renderanno questo terminal il più competitivo nella fascia mediterranea, grazie alla possibilità di ospitare navi da 18mila teu, ma anche di movimentare con una straordinaria efficienza. È una bella notizia perché nel 2017 avremo un terminal dalle prestazione straordinarie che farà crescere ancora tutto il Porto di Genova”.
Il core business del VTE è proprio l’attività del terminal container, inaugurata nel maggio 1994, che ha cambiato in modo sostanziale la capacità di servizio del Porto di Genova e di tutto il comparto dell’Alto Tirreno.