Ue: i fondi per Sea Handling aiuti di Stato
Dopo Alitalia, anche la Sea nel mirino della Ue per sospetta distorsione della concorrenza. La Commissione europea è orientata a considerare “aiuti di Stato” i 184 milioni di euro destinati a ripianare le perdite di Sea Handling per il triennio 2002-2005. Sea Handling è la controllata Sea che si occupa di movimentazione bagagli e passeggeri negli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa. La Commissione ha inoltre chiesto all’Italia, che rischia una procedura d’ infrazione, di presentare entro un mese le proprie osservazioni.
L’istruttoria europea, partita da una denuncia del luglio 2006, ha analizzato il comportamento del Comune di Milano che, nell’accordo del 9 giugno 2003 tra Sea, Sea Handling e i sindacati, si era impegnato a compensare le perdite della controllata in questione. Ma poiché le risorse utilizzate provengono dal capitale di Sea, che riposa per il 99,12% nelle casse di Comune e Provincia di Milano, si tratta di soldi pubblici. Gli enti, inoltre, influenzano direttamente la nomina degli organi direttivi della società.
“Questa decisione dell’Unione Europea è molto positiva e dimostra la fondatezza dei nostri timori sulla distorsione della concorrenza negli scali lombardi. Siamo certi che anche le compensazioni effettuate nel periodo successivo al 2005, sulle quali la Ue sta indagando, si configureranno come aiuti di stato” commenta Simone Marini, presidente di Assohandlers. Secondo l’associazione, la commistione tra Sea Handling e Sea è in aperto contrasto con la direttiva 96/67/Ce, che liberalizza il mercato dell’handling.
Vincenzo Foti